Ancora reazioni alla liberazione degli ostaggi
L’Iraq e la democrazia: sul sito dell’Università un seminario con la partecipazione di un ex consigliere di Bush

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2004 18:50
Ancora reazioni alla liberazione degli ostaggi<BR>L’Iraq e la democrazia: sul sito dell’Università un seminario con la partecipazione di un ex consigliere di Bush

Firenze, 8 giugno- I tre ostaggi italiani in Iraq sono stati liberati alle ore 13:00 italiane. Immediate le reazioni dell'ambiente politico toscano. "Sono molto contento per la liberazione degli ostaggi italiani in Iraq. E’ una bella giornata per le tre famiglie, per tutto il Paese e in particolare penso alla famiglia Agliana". Sono le prime parole pronunciate dal presidente della Regione Claudio Martini alla notizia che Maurizio Agliana, Salvatore Stefio e Umberto Cupertino sono stati liberati a distanza di due mesi dal loro rapimento.
"La Toscana - ha aggiunto Martini - in queste settimane è stata unita e si è adoperata per favorire questo risultato.

Lo abbiamo fatto sul piano umanitario e delle relazioni diplomatiche. Offrendo pieno sostegno alla Croce Rossa Italiana che opera a Bagdad. Così come abbiamo fatto nei confronti della chiesa Caldea. Nel corso di quest’ultimo anno abbiamo curato nei nostri ospedali 15 bambini iracheni. La Toscana è una delle regioni più impegnate nel portare avanti l’iniziativa umanitaria. Ricordo che a metà maggio la Toscana era a Bagdad per accompagnare due bambini curati nei nostri ospedali e sostenere l’attività della Croce Rossa".

Il presidente Martini ha sottolineato che "il positivo esito di questa vicenda ci spinge a rafforzare il nostro impegno per ricostruire un clima di pace all’interno di un Paese ferito e umiliato dalla guerra". "Adesso - ha concluso - dobbiamo lavorare per favorire un intervento forte e autorevole dell’Onu in grado di creare le condizioni affinché il governo iracheno appena costituito possa svolgere un ruolo attivo e credibile per costruire un futuro di pacificazione in Iraq e nel mondo arabo".
Soddisfazione e gioia sono state espresse dal sindaco di Firenze per la liberazione degli ostaggi italiani in Iraq.

Un saluto particolare è stato rivolto dal sindaco alla famiglia di Maurizio Agliana: "Sono particolarmente vicino alla famiglia Agliana - ha detto il sindaco - che ha vissuto giorni e giorni di angoscia. La nostra comunità è stata colpita direttamente da questa vicenda, ha condiviso le difficoltà e l'ansia con la famiglia e ora le è nuovamente vicino in questo momento di grande gioia".
"A nome di tutti i Socialisti Democratici della Toscana esprimo la gioia nell'apprendere la notizia della liberazione degli ostaggi italiani in Iraq -afferma Pieraldo Ciucchi, Segretario regionale Sdi Toscana- Mi auguro che questo sia un passo in avanti per la liberazione degli ostaggi di tutte le nazionalità e per la fine del conflitto in terra irachena.

In particolare invio un messaggio di felicitazioni alla famiglia toscana degli Agliana per la liberazione di Maurizio".
"Siamo immensamente lieti della liberazione degli ostaggi italiani in Iraq -afferma Federico Tondi di AN- Questo evento, che fa tirare a tutta l’Italia un sospiro di sollievo, insieme alla nuova risoluzione dell’Onu che prevede il passaggio di poteri al governo iracheno e una partecipazione di più nazioni per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico in Iraq, sono due notizie molto positive.

In entrambi i casi è un successo della diplomazia italiana. La mia speranza è che, anche in seguito a questi eventi, la Sinistra smetta di utilizzare il tema della guerra in Iraq con cinismo e spregiudicatezza a solo scopo di raccogliere voti durante la campagna elettorale. Il nostro messaggio di felicitazioni a tutte le famiglie i cui cari erano in mano ai terroristi iracheni e in particolare alla famiglia Agliana di Prato".

L’Iraq e la democrazia: sul sito dell’Università un seminario con la partecipazione di un ex consigliere di Bush
Di grande interesse l’intervento di Larry Diamond, Senior Advisor della CPA (Coalition Provisional Authority) in Iraq, incarico ricoperto come inviato del presidente Bush da gennaio ad aprile 2004.

Diamond, che è anche Fellow della Hoover Institution e condirettore del “Journal of Democracy”, ha condotto una dettagliata analisi del governo americano in Iraq.
L’incontro di studio si è svolto il 26 maggio scorso ed è stato dedicato all’esame dei processi di democratizzazione nel mondo e in particolare al quesito relativo alla possibilità di giungere a forme democratiche nel mondo arabo, attraverso un’analisi concreta della situazione in Iraq e della conduzione politica del periodo postbellico da parte dell’amministrazione Bush.
Il seminario è stato moderato dal prorettore Leonardo Morlino, coordinatore del dottorato.

Sono intervenuti, inoltre, il politologo Terry Karl (Università di Stanford), lo storico Khaled Fouad Allam (Università di Trieste) e l’economista dello sviluppo Pan Yotopoulos (Università di Firenze).
Il video ha la durata complessiva di circa due ore e, oltre agli interventi citati (quasi tutti in lingua inglese), comprende anche il dibattito successivo, a cui hanno preso parte gli studenti del dottorato e alcuni docenti.
L’iniziativa di trasmissioni via web è stata già sperimentata dall’ateneo fiorentino nel 2003 con un ciclo di tavole rotonde on line intitolato “Guerra e Pace”, che ha visto la partecipazione di un numeroso gruppo di docenti.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza