Fiorentina, per Mondonico "Lo spareggio è già iniziato"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 giugno 2004 08:27
Fiorentina, per Mondonico

L'allenatore dei viola Emiliano Mondonico, alla ripresa degli allenamenti dopo il pareggio di Catania, ha incontrato la stampa per fare il punto a 180 minuti dalla fine del campionato cadetto. Ecco le sue parole: "La nostra situazione non è cambiata più di tanto dopo il pareggio di Catania. Purtroppo davanti a noi c'è chi non molla: dire però che ancora una volta la squadra ha fatto la gara che doveva fare e che soprattutto gli avversari ci hanno permesso di fare. Abbiamo giocato in un ambiente incredibile, ma la squadra si deve abituare a giocare in questo clima.A Catania c'era contestazione pre-meditata sia nei nostri confronti che contro l'arbitro.

La gente è cascata nel tranello teso da chi ha fatto un certo tipo di dichiarazioni in settimana: chi ha detto certe cose, ha quindi raggiunto il proprio scopo. Ma sono cose normali nel calcio".ha esordito il mister viola. "E' inutile chiedere se crediamo ancora nel quinto posto: noi pensiamo solo a battere il Torino per credere ancora nel sogno della serie A. La questione è che fortunatamente siamo ancora in ballo: poi che sia fino al 12 giugno o fino al 20 giugno, siamo pronti a tutto.Il Torino? Non so se verrà a giocare un gara tosta o se sarà malleabile: mi auguro che sabato sia una gara tosta anche perché non vedo motivi per cui una squadra non debba giocare in maniera grintosa". ha proseguito Mondonico. "Credo che sabato a Catania la Fiorentina sia stata all'altezza della dichiarazione di Della Valle sul fatto che non si sente da spareggio.

Ma anche se avessimo vinto sarebbe cambiato poco, perché l'Atalanta ha vinto e ci ha tenuto dietro. Tutti noi vorremmo poter dire che non siamo uomini da spareggio, ma soprattutto noi dovremmo essere pronti ad andare in serie A anche attraverso lo spareggio.Non abbiamo giocato bene a Catania? Bisogna considerare che ci sono anche gli avversari e che non dipende solo da noi. Se gli altri ci permettessero di giocare bene, saremmo ben felici di farlo.E' già stato organizzato da tempo di andare a Cagliari un po' prima del solito e di non tornare subito dopo la gara.

Noi non lasciamo niente di intentato: cerchiamo di prevedere ciò che può succedere e lavoriamo per andare in A.Riganò attualmente sta bene come del resto può stare un giocatore dopo aver giocato ben 44 gare di campionato. Tutti i nostri giocatori stanno lottando al massimo e non è facile perché le partite sono state tante.Perché le squadre giocano alla morte contro di noi? Perché la Fiorentina non è una squadra comune, è una squadra che ha dato e darà fastidio. Tutti ci affrontano con la giusta determinazione: ma è un fatto positivo, il peggio sarebbe se non contassimo niente.

Tutti si impegnano alla morte: vuol dire che ci temono". ha concluso l'allenatore dei viola. AS

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