Fiorentina, un rallentamento che costerà caro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 Maggio 2004 14:36
Fiorentina, un rallentamento che costerà caro

Era possibile che la squadra viola potesse avere qualche battuta a vuoto nella sua rincorsa verso la serie A. Purtroppo il ritardo accumulato non consente alla Fiorentina alcun rallentamento, perciò il pareggio casalingo con l’Ascoli (nella foto Riganò in azione) costerà probabilmente carissimo. Anche perché se i viola hanno avuto un sabato sera infelice (per meriti propri e non , ma resta infelice), per contro il Piacenza ha avuto una bella iniezione di fiducia dalla netta vittoria sulla Ternana. Il tutto riferito al sesto posto della classifica, quello che almeno lo spareggio lo garantisce: per le prime cinque posizioni sembra non esserci più niente da fare, sia per viola che per biancorossi.

Certo, l’Atalanta ha perso a Bari e le prossime due partite le giocherà contro il Livorno in casa e a Terni, ma poi gli ultimi tre incontri (Avellino, Treviso e Salernitana) possono ridare slancio anche ai nerazzurri bergamaschi. Quindi la lotta per spareggiare, unica possibilità rimasta, vede oggi il Piacenza di Cagni in netto vantaggio sui viola. Inoltre c’è l’aspetto motivazionale e lo stato di forma che sembra avvantaggiare i biancorossi. Nel suo dopopartita, Gigi Cagni ha detto “ Una vittoria fondamentale che mi ha confermato alcune certezze sulle qualità di questa squadra.

In primis che stiamo bene fisicamente e che se mi seguono ancora avremo birra da vendere fino alla fine della stagione, poi che se giochiamo liberi dalle pressioni determinate da classifica e risultati riusciamo a rendere al meglio “. Parole che rendono conto di una nuova forza interiore e di gruppo. L’opposto di quello che ha invece detto il giorno dopo Mondonico, quando si è soffermato sul fatto che la Fiorentina non sia tutelata e che lui dice no al calcio dei furbi. Troppo esperto Mondonico per non sapere che è questo il momento di spostare i temi dagli aspetti tecnico-tattici della sua squadra. C’è poco da fare, le “magagne” (che lui ha cercato di nascondere) appena sono riaffiorate sono costate tantissimo all’ambiente viola.

Se la sconfitta di Genova fu subito recuperata, il contraccolpo della secca sconfitta di Livorno si è fatto sentire molto di più, togliendo certezza e tranquillità ai viola più di quanto fosse pensabile. Il risultato del frenetico pareggio con l’Ascoli (la partita più "cavasiniana" della gestione Mondonico)obbliga la Fiorentina a dipendere dagli altri: vincere è condizione indispensabile ma non sufficiente per agguantare la serie A. E’ questa una situazione difficilissima, quasi impossibile, ma nel calcio niente deve essere dato per scontato fino all’ultimo minuto di gioco. Quindi Mondonico pensi a come portare a casa i tre punti di Venezia e come sostituire i tre squalificati sabato prossimo.

Altro da fare per ora non c’è. AS

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