Parco Arcipelago: la Corte dà ragione alla Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2004 19:26
Parco Arcipelago: la Corte dà ragione alla Toscana

FIRENZE - "Sono soddisfatto per la sentenza della Corte che dà ragione al ricorso della Regione, presentato a seguito della nomina del commissario del Parco dell’Arcipelago da parte del ministro dell’ambiente". E’ questo il commento del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, alla notizia della sentenza della Corte Costituzionale depositata il 20 dicembre scorso e ora pubblicata. “Spero che i dirigenti del Polo in Toscana – ha aggiunto Martini - comprendano finalmente che non c’è da parte nostra nessuna ostilità preconcetta, ma che spesso sono gli atti del governo che obbligano la Regione a ricorrere avendo, quasi sempre, ragione”.
La vicenda nasce nel 2002 quando il ministro Matteoli scrive per chiedere l’intesa del presidente della Regione sulla nomina del presidente dell’Ente Parco sul nome di Ruggero Barbetti.

Alla lettera del Ministro la Regione risponde con un diniego, chiedendo però a Matteoli un incontro per affrontare il problema. Matteoli, come risposta alla proposta avanzata da Martini, provvede invece alla nomina di Barbetti come commissario straordinario dell’Ente Parco senza ricercare alcuna intesa con la Regione. Decisione a cui la Regione risponde presentando ricorso alla Corte Costituzionale, in quanto tale nomina viola le procedure previste dalla legge, secondo cui il presidente dell’Ente Parco "è nominato con decreto del Ministro dell’ambiente, d’intesa con i Presidenti delle Regioni nel cui territorio ricada in tutto o in parte il parco nazionale".
Su questa vicenda la Corte ha emesso una sentenza molto chiara: “L’illegittimità della condotta dello Stato – si legge nel testo pubblicato – risiede nel mancato avvio e sviluppo della procedure d’intesa per la nomina del Presidente, che esige, laddove occorra, lo svolgimento di reiterate trattative volte a superare, nel rispetto del principio di leale cooperazione tra Stato e Regione, le divergenze che ostacolano il raggiungimento di un accordo ”.
"Abbiamo perso due anni - ha aggiunto il presidente Martini - Ora dobbiamo recuperare il tempo perduto: Governo e Regione devono nominare d’intesa il presidente del Parco.

Per quanto ci riguarda la Regione è pronta e disponibile fin da domani. E oggi ho scritto una lettera al ministro Matteoli per confermargli questa disponibilità. Del resto i rapporti erano già stati avviati con uno scambio di lettere tra ministero e Regione fin dalla vigilia di Natale. Mi auguro – conclude Martini - che questa vicenda convinca il governo a seguire la stessa strada anche per la nomina dell’Autority del Porto di Livorno".
Soddisfazione per la decisione della Consulta è stata manifestata anche dall'assessore regionale all'ambiente Tommaso Franci, che ha formulato l'auspicio di una rapida costituzione degli organi dell'Ente Parco.

"Solo in questo modo sarà possibile affrontare tutte le questioni più urgenti, che sono rimaste senza risposta anche in conseguenza della situazione di paralisi generata dal commissariamento. E' invece indispensabile che si provveda all'approvazione del piano del Parco e alla definizione di tutte le tematiche relative all'istituzione dell'area marina protetta, ma anche di situazioni specifiche come la gestione dell'isola di Pianosa. Tutte tematiche rimaste ferme e che vanno riavviate per riprendere il percorso positivo del parco"
(com/rf-pc)

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