Livorno, le assenze pesano e col Catania è solo 2 a 2

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 dicembre 2003 21:38
Livorno, le assenze pesano e col Catania è solo 2 a 2

LIVORNO - Pavarini, Melara, Vanigli, Chiellini, Pfertzel (39’ st Vigiani), Ruotolo, Saverino, Doga, Biliotti (20’ st Matteini), Rabito (10’ st Ciaramitaro), Protti. Allenatore Mazzarri. CATANIA - Squizzi, Fusco (40’ st Diliso), Stendardo, Terra, Giallombardo, Delvecchio, Grieco (32’ st Fini), Firmani, Sedivec, Mascara, Oliveira (45’ st Della Rocca). Allenatore Matricciani. ARBITRO - De Marco di Chiavari. NOTE - Giornata tipicamente invernale, campo pesante. Spettatori 8 mila circa per un incasso di circa 95 mila euro (si trattava di una giornata fuori abbonamento).

Ammoniti Giallombardo, Fusco e Squizzi nel Catania, Saverino nel Livorno. Calci d’angolo 4 a 3 per il Catania. LIVORNO - Una partita convulsa in cui il Livorno ha ripreso il pari dopo essersi trovato rocambolescamente in svantaggio per ingenuità e dabbenaggine. Un pareggio che per come è arrivato, per come si era messa, equivale ad una vittoria. Il Livorno, in formazione più che rimaneggiata, non ha particolarmente demeritato, ma si è macchiato di alcuni errori difensivi che hanno permesso al Catania di arrivare per due volte al gol con una certa facilità.

E questo deve far riflettere mister Mazzarri, anche se non si può far finta di non sapere che al tecnico amaranto, oggi, mancavano due elementi fondamentali come Grauso a centrocampo e Lucarelli in attacco, oltre al laterale Balleri ed al difensore Fanucci indisponibili da tempo. Veniamo comunque alla cronaca. La partita, specie nel primo tempo, è stata vistosamente condizionata dal forte vento che ha dato un leggero vantaggio al Catania. Gli etnei hanno tentato di sfruttare la velocità e l’esperienza di Oliveira, ma la prima buona occasione della gara è capitata al Livorno.

Al 3’ un bello scambio fra Rabito e Protti con relativo cross al centro per Biliotti è stato vanificato da Del Vecchio. Ma già al 12’ un contropiede del Catania ha fatto vedere le intenzioni degli ospiti ed in particolare di Oliveira che ha messo in difficoltà la difesa amaranto. Pavarini è stato costretto a respingere in tuffo. Al 18’ è ancora il Livorno a farsi pericoloso. Protti di testa devia troppo in alto un cross di Chiellini. Gli ospiti si fanno vivi al 20’ con Mascara che di testa coglie l’esterno della rete.

Passano dieci minuti ed ai tifosi del Livorno vengono i brividi. Mascara, in semirovesciata, insacca nella porta lasciata libera da Pavarini. Ma la pozione del giocatore etneo viene valutata in fuorigioco. Al 33’ è il Livorno a far la voce grossa. Punizione di Ruotolo, cross in area, ma Chiellini in spaccata da terra manda sopra la traversa. Al 39’ il Livorno reclama un calcio di rigore per un atterramento su Protti ma De Marco lascia proseguire. L’arbitro concede un minuto di recupero ed al 46’ arriva il gol del Livorno.

Saverino parte da centrocampo con la palla al piede, serve Biliotti che mette un pallone davvero invitante verso Rabito ma Giallombardo anticipa mettendo nella sua stessa porta. La ripresa inizia senza nessun cambio nelle fila delle due squadre. Il Catania appare fin da subito molto determinato. Al 9’ Oliveira si rende protagonista di un bel colpo di testa sul quale Pavarini effettua una spettacolare parata in tuffo. Al 10’ Protti calcia centrale dal limite dell’area difesa da Squizzi. Il Livorno soffre un po’ a centrocampo.

Mazzarri dunque corre ai ripari ed all’11’ inserisce Ciaramitaro al posto di Rabito. E proprio Ciaramitaro, al 13’, si rende subito protagonista. Di testa scavalca Squzzi ma un difensore riesce a liberare. Ma proprio mentre sembra che il Livorno stia ritrovando gioco e lucidità, secondo le più elementari regole del guoco del calcio, ecco il gol del Catania. Su una rapida azione di contropiede, scaturita a causa di un errore di Ruotolo a centrocampo, Mascara si invola sulla sinistra ed arrivato in area fa partire un preciso pallonetto che si insacca alle spalle di Pavarini.

E’ il primo dei due errori livornesi con palle perse a centrocampo od in difesa che permettono ai catanesi di arrivare facilmente. Il colpo per il Livorno non è da poco. Al 19’ un altro contropiede di Oliveira, che calcia sull’esterno della rete, mette nuova energia dentro l’anima del Catania. A questo punto Mazzarri prova la carta Matteini. Al 20’ il giovane bomber livornese entra al posto di Biliotti. Le due squadre si equivalgono. Al 31’ Protti aggancia un pallone crossato da Doga, calcia verso la porta, un tiro forte e preciso, ma Squizzi riesce a deviare con i piedi.

Al 32’ nel Catania esce Grieco ed entra Fini. La risposta di Mazzarri a Matricciani arriva al 38’. Esce Pfertzel ed entra Vigiani. Al 40’ nel Catania al posto di Fusco fa il suo ingresso in campo Diliso. Con le due sostituzioni il Catania appare più grintoso. E al 41’ si porta in vantaggio. Un errore della difesa amaranto consente a Sedivec di trafiggere Pavarini. Il Livorno si butta all’arrembaggio ma senza esito. Al 44’ Oliveira lascia il campo per far posto a Della Rocca. Nei cinque minuti di recupero concessi da De Marco il Livorno preme fino in fondo ed al 46’ Doga, in mischia, calcia fuori.

Niente da fare. La partita sembra persa. Ma Protti, nell’ultima azione della gara, riesce a trovare il penalty. Al 50’ il goleador amaranto supera Stendardo ed entra in area, ma il difensore rossoblu lo mette giù. Fallo da ultimo uomo. Calcio di rigore. I giocatori del Catania sostengono che il fallo è stato commesso fuori dall’area. L’arbitro, consultatosi con i guardalinee Lanciani e Carretta, è invece di diverso parere. Dagli undici metri Protti calcia il rigore in modo esemplare, palla da una parte e portiere dall’altra, è il gol che vale il pari finale.

Non si sa neppure se l’arbitro De Marco riesce o meno a fischiare la chiusura delle ostilità. Subito comincia il parapiglia in campo e sugli spalti. I giocatori del Catania, infuriati, accerchiano l’arbitro. De Marco esce sotto la scorta della polizia. C’è chi sostiene che ci sono gli estremi per chiedere ed ottenere la vittoria a tavolino a favore del Livorno. (Marco Ceccarini)

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