Calcio, il punto sul campionato viola: tra Fiorentina e Livorno spettacolo nello spettacolo. Le pagelle dei giocatori amaranto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2003 16:31
Calcio, il punto sul campionato viola: tra Fiorentina e Livorno spettacolo nello spettacolo. Le pagelle dei giocatori amaranto

Festa doveva essere e festa è stata. Al di là di ogni aspettativa. Oggi il punto sul campionato non può che cominciare dalle tifoserie amaranto e viola. Non c’erano dubbi sulla vicinanza calcistica tra livornesi e fiorentini, ma gli attriti dell’estate sembravano aver raffreddato i rapporti. Invece ieri - prima, durante e dopo la partita – è stato esemplare il comportamento dei 33.000 tifosi presenti al Franchi, tra i quali oltre 7000 giunti da Livorno: una vera festa di sport. In campo i giocatori non si sono risparmiati in una partita veemente e tirata, almeno finché la stanchezza non ha preso il sopravvento. E di rimando, forte è stato l’incitamento verso la propria squadra da parte di ognuna della due tifoserie.

Senza eccessi o riferimenti diretti all’avversario. In curva Ferrovia i supporters hanno addirittura seguito l’incontro uniti e mischiati tra loro. Insomma, un gemellaggio che non è scritto, ma che c’è nei fatti. Nella giornata della Festa della Toscana viola e amaranto hanno scritto una bella pagina di sportività. Sul fronte tecnico i viola hanno giocato un’altra gara tutta cuore e volontà e sono riusciti a recuperare il risultato con un’avversaria tosta e ben messa in campo. Buono il lavoro dei centrali di difesa: qualche piccola sbavatura da parte di Bacis (comunque in progresso) ed un’ottima partita – forse la migliore – di Alessandro Lucarelli, che ha anche sfiorato il gol. A centrocampo c’è stata battaglia durissima, con Ariatti un po’ in difficoltà e Scaglia tra i migliori. In attacco Riganò è sempre più spesso fermato dall’arbitro: Graffiedi dovrebbe stare più vicino al proprio compagno di reparto, aiutandolo di più. Certo la classifica della Fiorentina rimane quello che è: né carne né pesce.

Ma forse l’ombra di Guidolin è stata allontanata – speriamo definitivamente – dalla panchina di Cavasin. Emblematico, dopo il gol del pareggio, è stato l’abbraccio di Riganò a Cavasin e la successiva chiamata a raccolta dei compagni dal mister viola. Un abbracci collettivo che cavasin ha dichiarato di non aver mai avuto prima in carriera. Una bella unità d’intenti che è la risposta al quesito con chi stia lo spogliatoio viola. Il coro finale della Fiesole (che invita Della Valle a “spendere”….) chiama adesso la società alle mosse di mercato: Gennaio è vicinissimo, gli accordi sono stati sicuramente definiti.

Sia nel mercato in uscita che in quello – attesissimo – in ingresso. Per verificare sulla carta quanto cambierà la potenzialità del gioco viola ci vorrà poco tempo. Per capire quanto aumenta la competitività dovremo invece attendere le mosse delle altre squadre, tutte certamente lanciate al potenziamento del proprio organico. La classifica corta autorizza almeno 14 club a sperare nella promozione. Questi si sono sicuramente mossi tutti. Vedremo. Intanto arriva un’altra trasferta dura su un campo tradizionalmente difficile ed ostico: Ascoli. Ieri , nel dopo partita, Riganò ha detto a chiare lettere che la differenza tra Livorno e Fiorentina sono gli 11 punti ottenuti in trasferta dai labronici rispetto ai miseri 3 punti presi dai viola. E’ il momento di vincere assolutamente in trasferta.

Sarà la volta buona? A. Signorini FIORENTINA - LIVORNO
Le pagelle dei giocatori amaranto a cura di Marco Ceccarini:
Pavarini - Una prova accettabile macchiata da un errore assai poco perdonabile, diciamo pure una papera, sulla quale la Fiorentina ha raggiunto il pareggio. La palla calciata da Scaglia sarebbe probabilmente finita fuori, ma lui l ‘ ha rimessa in gioco e per di più sui piedi di Riganò che è stato lesto a mettere in rete. Solo uno straordinario intervento sempre su Riganò gli alza il giudizio finale.

Voto: 6 meno. Melara - Non è al meglio delle condizioni e si è visto. Gli avanti viola sono spesso entrati proprio nella zona da lui controllata. Ma ha anche fatto qualcosa di buono, come ad esempio un anticipo su Graffiedi. Voto: 6 meno. Vanigli - E' il regista difensivo del Livorno, un uomo di ordine, uno che esce palla al piede e detta i tempi ed i modi dell ‘ impostazione del gioco. Contro Riganò e compagni non è stato impeccabile, talvolta ha avuto difficoltà a mantenere gli equilibri, ma se tutti avessero giocato con la sua lucidità la partita avrebbe forse avuto un ‘ altra storia.

Voto: 6 e mezzo. Chiellini - Il ragazzo si farà, anzi ormai si è fatto, tanto che il commissario tecnico Gentile da tempo lo sta convocando nella nazionale under 21. Tenace e combattivo su Riganò e anche su Graffiedi, dovrebbe abbassare un po‘ la carica agonistica che spesso lo porta a commettere fallo ed a prendere qualche inutile cartellino giallo. Voto: 6 e mezzo. Vigiani - Veloce come al solito, intelligente e capace di impostare contropiedi ficcanti, ha forse un po‘ patito, in alcuni frangenti, il confronto con Scaglia, ma è stato sicuramente un elemento essenziale nell‘ economia del gioco amaranto.

Nel secondo tempo, in virtù di un nuovo assetto tattico, si è potuto esprimere più sul centro e da qui in avanti raggiungendo così la sufficienza piena. Voto: 6 più. Grauso - E‘ uscito per infortunio, non per scelta tecnica di Mazzarri, tuttavia nel primo tempo ha fatto vedere i sorci verdi ad Helguera e nei cinquanta o poco più minuti che è stato in campo ha meritato ampiamente il giudizio positivo. Voto: 6 e mezzo. Saverino - Ha sostituito Grauso ricoprendo tuttavia un ruolo diverso anche grazie ad un differente utilizzo di Vigiani.

E‘ un combattente e lo si è visto a recuperare palloni da smistare anche con una certa eleganza verso chi finalizza il gioco. Voto: 6 più. Ruotolo - In tribuna stampa i giornalisti che seguono la Fiorentina lo hanno definito il Di Livio amaranto, ma qualcuno al seguito del Livorno ha ribattuto che semmai è Di Livio il Ruotolo dei viola, questione di punti di vista. La verità è che in mezzo al campo sa sempre come fare. Viene da chiedersi perché uno come lui, quando aveva l‘ età, ha giocato così poco in nazionale.

Voto: 6 e mezzo. Doga - Non aveva un compito facile, impedire a Di Livio di dare la spinta propulsiva al gioco dei gigliati, ma non ha sfigurato, anche se talvolta ha sofferto e comunque chi segue il Livorno ha visto anche un miglior Doga. Con l‘ingresso di Pfertzel, nel nuovo assetto della squadra, ha di fatto preso il posto di Biliotti. Voto: 6 meno. Protti - Non ci sono più parole per lui. Se per Ruotolo ci si chiede perché non abbia giocato molte volte in nazionale, per Protti ci si deve chiedere perché i commissari tecnici azzurri, da Vicini a Sacchi, da Zoff a Trapattoni, non lo abbiano mai convocato.

Ma non è mai troppo tardi. Anche una sola convocazione in una amichevole sarebbe il giusto riconoscimento per l‘ unico goleador che è riuscito a vincere la classifica dei marcatori in serie A, B e C1. Anche con la Fiorentina ha fatto un gol da cineteca. Voto: 7 e mezzo. Biliotti - E‘ un lavoro oscuro, il suo, una sorta di mediano offensivo. Fa molto movimento e qualche volta tira fuori dal cilindro il colpo magico. Cejas non si è fatto sorprendere. Però lui è sempre lì alle spalle delle punte più avanzate.

Voto: 6. Pfertzel - Entra e la partita cambia volto. Ha sostituito Biliotti ma in realtà è andato a prendere il posto di Doga su Di Livio e da quel momento l‘ ex mediano della nazionale è scomparso dal campo con la logica conseguenza che la pericolosità della Fiorentina è nettamente calata. Voto: 7. Danilevicius - Una partita senza guizzi. Tenta qualche conclusione ma senza mettere troppo in ambasce la difesa viola. Tuttavia ha il tocco giusto per Protti nell‘ azione in cui il goleador amaranto mette la palla in rete e questo gli permette di raggiungere una striminzita sufficienza.

Voto: 6 meno. Matteini - In realtà sarebbe ingiudicabile, da archiviare senza volto, visto che ha giocato appena dodici minuti, entrando al posto di Danilevicius, ma il voto più che sufficiente gli viene conferito per evidenziare la sua dinamicità, la fantasia che mette in campo e la sua attitudine al movimento offensivo cui va aggiunta la capacità di concludere. Voto: 6 più.

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