Calcio: per Cavasin la Fiorentina è ancora più convinta di essere da serie A

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2003 15:55
Calcio: per Cavasin la Fiorentina è ancora più convinta di essere da serie A

L’allenatore dei viola ha incontrato i giornalisti prima di dirigere l’allenamento pomeridiano dei viola, seguito dall’amichevole con la Rondinella. Un Cavasin carico e motivato che ha fatto il punto sulla sua squadra. “Lo stato generale è buono, abbiamo avviato un percorso di crescita che ha solo bisogno di tempo per mettere a posto certe situazioni. Tutto questo lo abbiamo fatto non nel periodo di amichevoli ma con i 3 punti in palio. Abbiamo affrontato e risolto -di volta in volta - situazioni delicate che hanno portato ad un livello sempre maggiore di espressione della squadra.

Se dovessi dare un voto lo darei altissimo alla squadra per l’impegno e per come ha risposto emotivamente alle difficoltà. Alcuni giocatori che erano attesi non sono ancora protagonisti in campo, ma lo sono già al di fuori per spirito ed impegno. Abbiamo cambiato schema ed assetto tattico; miglioriamo continuamente grazie alle tre componenti che ci permettono tutto questo: la tifoseria – che ci ha accompagnato pur aspettandosi cose maggiori – la società – che non ha mai fatto mancare niente – e i mezzi d’informazione – che hanno fatto il loro lavoro senza mai stravolgere quanto detto o fatto.” ha esordito il tecnico viola. “Se all’inizio del campionato dissi che questa squadra era da serie A, vi dico che oggi il gruppo ci crede ancora di più.

La ns. è una squadra equilibrata, che certi meccanismi li ha assimilati proprio affrontando situazioni difficili. A Palermo abbiamo perso perché abbiamo subìto, insieme alla forza degli avversari, il fattore ambientale. Quello che in casa nostra succede agli altri. In queste cose dobbiamo crescere, senza attendere Gennaio. Io non voglio parlare di mercato di Gennaio perché adesso noi siamo la Fiorentina e io voglio risposte da chi è qui (in campo o in panchina o in tribuna) senza riferirmi a chi è chissà dove.

Lavorare sul gruppo proponendo quello che ho nel modo migliore. E’ questo l’obiettivo prioritario. Quelli che per ora mancano ad un certo livello sono già utili e se non giocano non lo fanno per gravi motivi, come infortuni o mancanza di attenzione e personalità. Quindi sono certo che presto arriverà per tutti il momento di essere protagonisti come qualità, intensità e attenzione. Sono i piccoli cambiamenti già fatti giorno per giorno che ci permettono di essere già competitivi. Bari è un nuovo esame: non guarderò la classifica, ma mi aspetto un altro passo avanti, stavolta riguardante la mentalità e la voglia di giocare in trasferta.” ha concluso Cavasin. Alessandro Signorini

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