Martini al Forum sulla piccola impresa a Prato: un piano per le infrastrutture da oltre 775 milioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 ottobre 2003 15:45
Martini al Forum sulla piccola impresa a Prato: un piano per le infrastrutture da oltre 775 milioni

PRATO- “Il mese prossimo presenteremo insieme alla province toscane il piano regionale per le infrastrutture, un intervento da oltre 775 milioni di euro. Finchè la competenza sulle strade era dell’Anas, gli interventi in Toscana si limitavano a 40 milioni l’anno. Adesso che è della Regione grazie al mutuo di pari importo che abbiamo acceso, siamo in grado di moltiplicare per venti il valore degli interventi”. Lo ha detto il presidente della Regione, Claudio Martini, intervenendo alla tavola rotonda al Forum della piccola e media impresa, organizzato a Prato da Confindustria, nella sessione dedicata al dialogo con le istituzioni.

Anche di fronte alla platea imprenditoriale, Martini ha rilanciato, rivolgendosi stavolta a Berlusconi, il suo appello al Governo sulla tirrenica: “la Toscana e il Lazio hanno rispettato la scadenza dei sei mesi e sono pronte a firmare l’accordo con il governo e a porre la prima pietra di questa importante arteria”.
Ma l’intervento del governatore toscano ha toccato anche altri temi. Martini ha parlato infatti del suo recente viaggio in Cina e di quel mercato come un mix tra rischi e opportunità, ma anche di un Paese “che procura ogni giorno migliaia di potenziali acquirenti dei nostri prodotti, mentre se ci attardiamo a lamentarci dei rischi, perdiamo opportunità preziose”.

Il presidente ha detto che dovremo porre la questione delle tutele a livello di Unione Europea, visto che non crede ai dazi, ma alla politica comunitaria, affermando anche che “la Regione sarà a fianco del tessile pratese in ogni azione di autotutela”. Negativo il bilancio sull’ultimo anno di politiche federaliste. Martini giudica l’intero processo “impantanato” e ha rivolto un appello anche al mondo dell’impresa affinché anch’esso chieda “che non si perda questo importante strumento di modernizzazione del Paese”, anche perché “la domanda di investimenti pubblici qualitativamente e quantitativamente maggiori, è molto forte”.

Il presidente ha ricordato poi come la Toscana non abbia mai aumentato le tasse negli ultimi nove anni e come stia per varare una normativa che permetterà ai comuni di introdurre tasse di scopo per “finanziare, concertando gli interventi, lo sviluppo dei territori”.
Parlando dell’industria ha affermato che la Toscana non deve essere “soltanto un parco giochi, ma anche un’area a vocazione industriale”, citando il caso di una multinazionale farmaceutica che ha deciso di investire in Toscana e ha sottolineato come la Finanziaria preveda per il Made in Italy soltanto 55 milioni di euro, mentre la Regione “ha destinato 50 miliardi l’anno, per tre anni, allo sviluppo del sistema moda e quindi fa molto di più di quanto il Governo faccia per l’Italia.

Quando le Regioni investono, le opportunità e il sistema crescono”.

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