Ogm: i controlli fanno emergere un campione positivo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 Agosto 2003 19:06
Ogm: i controlli fanno emergere un campione positivo

FIRENZE- Nell'ambito del programma 2003 di controlli sulla presenza di Ogm in Toscana - attività avviata dall'Arsia da due anni sulla base della legge regionale 53/2000 che vieta la coltivazione di Ogm nella nostra regione -è risultato positivo un campione di mais, prelevato in provincia di Firenze. E' quanto rende noto l'assessore all'agricoltura Tito Barbini, ricordando che finora avevano dato esito negativo tutti i controlli, effettuati in 84 aziende inserite nel programma oltre ad altri 13 controlli operati dopo alcune segnalazioni su partite di mais potenzialmente contaminate.

Il caso emerso come positivo si presenta tuttavia come del tutto marginale e con una bassa intensità di inquinamento, tanto da potersi presumibilmente qualificare come una presenza accidentale, legata all'acquisto di una partita contaminata piuttosto che ad una consapevole attività di coltivazione. "Il caso - spiega infatti Barbini - riguarda al momento solo il campione di un ettaro di mais, ma poiché nell'ambito della medesima azienda altri 22 ettari sono stati coltivati con la stessa partita di semente sono in corso analisi sulle restanti superfici.

Su questo terreno l'inquinamento è risultato dello 0,07 per cento, percentuale che per i tecnici indica chiaramente che non si tratta di una coltivazione Ogm. Il fatto che sia emerso questo risultato positivo dipende dalla validità e dall'estremo rigore dei nostri controlli, peraltro doverosi da parte della regione che per prima in Europa ha voluto vietare gli Ogm con una legge. Il risultato, su 1.640 ettari di mais e soia già controllati dall'Arsia, conferma che la Toscana è una regione che vuole continuare su una strategia di produzioni Ogm-free e conseguentemente di un rigoroso monitoraggio delle produzioni".
Dai primi accertamenti pare che la presenza di vegetale Ogm sia legata all'acquisto di una partita di sementi contaminata, benchè commercializzata da una multinazionale come "Ogm-free".
In attesa di ulteriori verifiche, l'Arsia ha comunque provveduto a presentare immediatamente un esposto in procura, con la richiesta di sequesto preventivo delle coltivazioni.

"Adesso - conclude Barbini - seguiremo con attenzione gli sviluppi dell'indagine e le decisioni della magistratura, pronti ad intervenire con qualsiasi provvedimento si renda necessario per tutelare la qualità e la salubrità della nostra agricoltura e gli interessi dei nostri agricoltori, la salute dei consumatori".

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