XIX Rapporto dell'Osservatorio Congiunturale su Artigianato e Piccola Impresa nella Provincia di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2003 17:24
XIX Rapporto dell'Osservatorio Congiunturale su Artigianato e Piccola Impresa nella Provincia di Firenze

Il presidente provinciale CNA Firenze, Pietro Ciampolini, e il direttore dell'Associazione, Luigi Nenci, hanno presentato oggi in conferenza stampa il XIX Rapporto dell'Osservatorio Congiunturale su Artigianato e Piccola Impresa nella Provincia di Firenze.
Dalla'analisi, curata dall'Ufficio Studi CNA Firenze, emerge un quadro decisamente critico: calo di ordini e fatturato, deterioramento delle variabili finanziarie, scarsa propensione ad investire. Ma vediamo nei particolari il risultato dell'indagine.

1.

Il quadro d'insieme
L'indagine, effettuata da CNA Firenze sul primo semestre 2003, ha messo in evidenza che i barlumi di miglioramento registrati a fine 2002 altro non erano che un semplice "raddrizzamento" congiunturale, indotto in larga misura da fattori stagionali. Il quadro che ora emerge è decisamente caratterizzato da un processo involutivo che riguarda, seppur in forme e misura diverse, l'insieme delle attività manifatturiere (sistema moda, metal-meccanica, legno e mobili, artigianato artistico).
Dimostrano quest'affermazione l'andamento sfavorevole degli ordini ricevuti (saldi pari a -36,17% per il confronto semestrale ed a -28,72% per quello annuale) e del volume d'affari (saldo: -31,92%), il peggioramento delle variabili economico-finanziarie (aumento sensibile delle richieste di dilazione e degli insoluti, più frequenti le crisi di liquidità, crescita dell'area d'insoddisfazione per quanto riguarda il giudizio sul rapporto costi-ricavi), la debole propensione ad investire (saldo eguale a +14,36%).
Ma quel che induce le maggiori preoccupazioni è il valore del saldo percentuale relativo alle aspettative a breve termine (seconda metà del 2003): la differenza tra le risposte migliori e quelli peggiori è pari a +10,64%, che costituisce dal giugno 1998 il valore più basso attinente a quest'indicatore.

In altri termini, si approfondisce il clima d'incertezza e di pessimismo che aveva già caratterizzato il semestre precedente.
Solo l'occupazione riesce a mantenersi sostanzialmente stabile ed in taluni casi anche ad aumentare leggermente, ma per ragioni attinenti alla fisiologia aziendale (fortissima tendenza a mantenere intatto il "capitale umano" dell'impresa anche nelle fasi congiunturalmente negative) ed ai meccanismi di compensazione introdotti in questi ultimi anni nel mercato del lavoro.
Per quanto riguarda un esame settoriale, dall'indagine risulta che se i risultati peggiori sono da ricercare soprattutto nei comparti del sistema-moda, anche parti rilevanti della metal-meccanica hanno avuto risultati deludenti.

A differenza di altre fasi critiche, nel 1° semestre 2003 il quadro critico appare generalizzato.

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