Consiglio comunale straordinario sulla Shoah
Monsignor Antonelli in Palazzo Vecchio per consegnare il messaggio di Giovanni Paolo II

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 gennaio 2003 07:53
Consiglio comunale straordinario sulla Shoah<BR>Monsignor Antonelli in Palazzo Vecchio per consegnare il messaggio di Giovanni Paolo II

Due anni fa il Parlamento, con una legge Nazionale istituiva per la prima volta LA GIORNATA NAZIONALE DELLA MEMORIA; questa ricorrenza oltre che a lavorare sulla memoria collettiva, si propone di alimentare le coscienze e far conoscere alle nuove generazioni e a quelle che verranno gli orrori dell’olocausto.
A livello nazionale sono numerosissime le iniziative, senza dubbio quella che coinvolge allo stesso modo tutta l’Italia è l’allestimento, in ciascuna provincia, di una “stanza della memoria” che conterrà testimonianze di come ogni singola regione ha vissuto il dramma della guerra nazifascista.
La Regione Toscana per l’occasione ha elaborato e coordinato un programma ampio e dettagliato delle maggiori iniziative: Convoglio per Auschwitz che coinvolgerà circa 600 persone fra studenti, insegnanti e personale di accompagnamento, numerose rappresentazioni teatrali che hanno lo scopo di integrare la conoscenza scolastica su fatti storici realmente accaduti e la “stanza della memoria” spazio dedicato alla riflessione che si ramificherà in ogni angolo della Toscana, con la speranza di poter coinvolgere nel ricordo numerose persone.
In modo più specifico nel circondario dell’Empolese - Val d’Elsa, avranno luogo due rappresentazioni teatrali di rilievo, la prima è il monologo “DIMMI” dell’attrice Laura Forti che si terrà il 31 gennaio 2003 alle ore 10.00 al teatro Shalom di Empoli, la seconda iniziativa è la messa in scena de “IL DIARIO DI ANNA FRANK” a cura della compagnia teatrale Pupi e Fresedde che si terrà nei giorni 11 e 12 febbraio 2003 sempre al teatro Shalom.
Prezioso contributo al tema della memoria è il libro Sonderkommando scritto da Salmen Gradowski, si tratta di una traduzione di un manoscritto ritrovato ad Auschwitz nel marzo 1945 da un ebreo sopravvissuto allo sterminio, Gradowski racconta la vita di chi nel campo di concentramento sta per essere avviato alla camera a gas, penetra nei pensieri di queste persone mentre si incamminano verso l’ignoto.
Niente consiglio comunale lunedì prossimo.

L'assemblea di Palazzo Vecchio si riunirà in seduta straordinaria venerdì 31 gennaio, alle 15. All'ordine del giorno un unico punto: la "Giornata della memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti". Interverranno il sindaco Leonardo Domenici, il presidente del consiglio comunale Alberto Brasca ed il professor Enzo Collotti.
La Pace e il ruolo di Firenze per costruirla. E' stato questo il filo conduttore dell'incontro che si è tenuto ieri in Palazzo Vecchio fra il sindaco Leonardo Domenici e l'arcivescovo di Firenze Monsignor Ennio Antonelli, in occasione della consegna del messaggio di Giovanni Paolo II.

All'incontro hanno preso parte anche il vicepresidente del consiglio comunale Graziano Grazzini, la giunta, i capigruppo consiliari e i presidenti dei consigli di Quartiere. "L'appuntamento di quest'anno - ha sottolineato il sindaco Domenici - è molto particolare perché è superfluo ricordare il momento critico che stiamo vivendo col rischio di avviarci a una guerra. Per questo credo sia necessario lavorare insieme su quello che può e deve essere il ruolo e la funzione della nostra città nel contesto mondiale.

Firenze è lo spazio fisico ideale per sviluppare la cultura del dialogo e del confronto. Città universale e, non solo contenitore, ma produttrice di nuove idee. Credo che Firenze più di altre città abbia il dovere etico e morale di confrontarsi con queste prospettive". Il sindaco Domenici ha rilanciato quindi il ruolo internazionale di Firenze: "Stiamo pensando a un appuntamento che abbia come tema la 'costruzione della Pace'. Un'occasione perché varie componenti della nostra città, compresa quindi la Curia, possano collaborare per un obiettivo comune.

E' necessario pensare come in questo mondo sia possibile dirimere i conflitti, senza ricorrere alla guerra. Creare le basi di solidarietà attiva per combattere la fame, la povertà, il sottosviluppo". "Oggi più che mai - ha detto monsignor Antonelli - per scongiurare il pericolo della guerra, è necessario creare una cultura della Pace, che passa attraverso la difesa dei diritti umani fondamentali: fino a che non ci sarà il rispetto dei diritti non ci potrà essere la pace. Firenze ha una missione universale da compiere: contribuire a creare una rete di città della Pace, promuovere convegni politici, economici, culturali di alto livello per sensibilizzare l'opinione pubblica internazionale sui problemi di mondo.

La Chiesa fiorentina può dare un contributo sul piano della formazione delle coscienze, attraverso gesti e parole di pace, anche accompagnando iniziative pubbliche quando le trova in sintonia con la dottrina sociale cristiana".

San Salvi la città ri-nata luogo delle differenze presenta lunedì 27 gennaio alle ore 21 una particolare visione della Giornata della Memoria con “OLOCAUSTO/OLOCAUSTI”. Solo la memoria iscritta nei corpi può dar luogo ad una sensibile lucidità nella lettura originale degli eventi che ci circondano e senza conformarsi al sentito dire e all’orrore: pasto nudo della realtà.

A partire da questa consapevolezza, Chille de la balanza, i suoi Laboratori Teatrali e gli allievi del corso di formazione Teatro Necessario propongono un momento di incontro-riflessione collettivo sul valore della memoria come sguardo critico del presente. “Olocausto/Olocausti” è una serata aperta alla partecipazione di coloro che, assolutamente non dimenticando l’Olocausto degli ebrei nella seconda guerra mondiale, oggi si sentono impotenti spettatori di nuovi Olocausti: a solo titolo esemplificativo, si va da quello del popolo curdo alla strage dei pigmei, dalla realtà degli armeni a quella delle diverse etnie degli afgani.
Tutti sono liberamente invitati a partecipare in prima persona all’incontro, portando e/o presentando materiali originali: canzoni, musiche, poesie, diapositive, pagine di diario, racconti, ecc.

Chi è interessato può comunicare la sua adesione entro le ore 18.00 di lunedì 27 gennaio, inviando la sua proposta (breve, ma intensa) per fax allo 055-6236195 o e-mail: chille@ats.it o di persona in via di San Salvi 12.
Per chi, invece, vuole essere coinvolto solo come spettatore l’appuntamento è per lunedì 27 gennaio alle ore 21, ingresso libero naturalmente. Informazioni allo 055/6236195.
[D. A.]

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