Dibattito sulla Variante di Valico e la bretella di Firenzuola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 novembre 2002 16:02
Dibattito sulla Variante di Valico e la bretella di Firenzuola

In Palazzo Medici Riccardi si è a parlarto della variante di valico Sasso Marconi Barberino di Mugello e della bretellina di Firenzuola con una mozione presentata dai consiglieri di Forza Italia Bertini e Bevilacqua che sono tornati su alcune considerazioni fatte dal consigliere dei verdi Gatteschi riguardo alla realizzazione del raccordo autostradale della variante di valico e Firenzuola. Per Bertini: “Sia la variante di valico che il raccordo di Firenzuola andavano intesi come un unico intervento.

Già sono state presentate mozioni nel novembre 2000 e nel marzo 2001 – ha sottolineato Bertini – ma ora vogliamo capire se, da parte della giunta e da parte dei verdi che sostengono questa giunta, è venuto a mancare il sostegno a questa opera”. “Capiamo anche noi – ha precisato Bertini – le problematiche legate alla salvaguardia delle sorgenti, prettamente la sorgente Panna, ma i tecnici dalla società autostrade, hanno confermato che esistono varie possibilità per evitare di intaccare le sorgenti e la stessa società è disposta a verificare ed a confrontarsi con la regione per arrivare a soluzioni idonee”.

La mozione, bocciata dalla maggioranza e da Rifondazione Comunista, mirava a ribadire la volontà della Giunta a sostenere queste grandi opere. Il consigliere dei verdi Gatteschi, chiamato in causa dallo stesso Bertini, ha puntualizzato che la valutazione d’impatto ambientale che era stata fatta dal ministero nell’89 – 90, per le gallerie dell’alta velocità si è dimostrata insufficiente visto che perforando è stata intaccata una vena che portava 350 litri d’acqua al secondo. “C’era stata la convinzione, da parte degli organi tecnici, di non toccare più vene così importanti.

Il monte che deve essere perforato per consentire il passaggio da Firenzuola verso l’autostrada è pieno d’acqua – ha chiarito Gatteschi – visto che c’è una delle sorgenti di acque minerali della Toscana. Non è sufficiente dire, solo verbalmente, che non succederà più nulla. Per me non vale la pena, e non so se la giunta, in assenza di progetti o di valutazioni ulteriori, vuole andare su una strada che, è stato dimostrato, è piena di rischi”. In accordo con Gatteschi anche Targetti di Rifondazione Comunista: “Magari queste riflessioni fossero venute prima dell’avvio dei lavori per l’alta velocità – ha puntualizzato Targetti – si tratta di ferro, io sono per il potenziamento della rete ferroviaria ma per risparmiare 15 – 20 minuti tra Firenze e Bologna si stanno sacrificando 50 sorgenti e 15 pozzi.

Tornando alla bretella di Firenzuola possiamo proporre un itinerario diverso visto che quel territorio è sempre più rovinato dai cantieri”. Il Consigliere della Margherita Vignoli ha invece fatto un excursus storico sulla vicenda della bretella: “Nell’88 – 89 tutta la popolazione di Firenzuola ha manifestato parere positivo per questa variantina e tutti erano d’accordo. Ci sono gli atti che parlano. Ora, dopo i lavori per l’alta velocità ed il problema delle fonti acquifere lo studio fatto per l’alta velocità non è più sufficiente”.

L’assessore ai trasporti Mirna Migliorini ha confermato che la Giunta pretenderà ulteriori approfondimenti sia per la variante di valico che per la bretella di raccordo Firenzuola – autostrada. Per il Consigliere Bevilacqua, la Giunta continua a perdere tempo rimandando la realizzazione della bretella che è un’opportunità per tutti gli abitanti della zona.

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