Mercoledì 7 agosto, ore 18, Enrico Menduni al Parco del castello Pasquini di Castiglioncello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 agosto 2002 16:55
Mercoledì 7 agosto, ore 18, Enrico Menduni al Parco del castello Pasquini di Castiglioncello

Si chiude con un grande esperto di radio e di televisione il ciclo estivo che l’Assessorato alla Cultura del comune di Rosignano Marittimo dedica alla comunicazione. Enrico Menduni, docente universitario di Teorie e Tecniche del Linguaggio Radiotelevisivo all’Università di Siena, giornalista professionista, è stato dal 1986 al 1993 consigliere d’amministrazione della RAI. Attualmente è consulente dell’Autorità per le garanzie nella comunicazione e membro del comitato editoriale dell’European Journal of Cultural Studies.

Menduni parlerà nel suo intervento della “quasi realtà della televisione”. Citando il neorealismo cinematografico, che aveva come riferimento le classi popolari e amava portare sullo schermo attori “presi dalla strada”, la tv adesso fa propri tutti i meccanismi narrativi dell’intrattenimento e della fiction per applicarli alla vita quotidiana: molta della residua “festività” della televisione è cancellata dalla presenza della gente comune da entrambi i lati del vetro, negli studi e davanti alla tv.

Anche quando l’’intenzione è quella di “raccontare la realtà con la realtà”, di costruire una sorta di “a tu per tu” con i telespettatori, chiamare in causa la “realtà” o addirittura la “verità” è un suggestivo espediente retorico che mette in ombra l’artificio insito nella narrazione televisiva. Enrico Menduni illustrerà il meccanismo per cui il sistema televisivo prende atto che il pubblico deve rispecchiarsi emotivamente in storie e vicende che potrebbero capitare ad uno di loro, e quindi coinvolge persone reali o verosimili, riservando al privato, alla sfera intima e sentimentale, alle passioni uno spazio importante.

La tv, ormai matura e legittimata, si sente autorizzata a creare le situazioni in cui possono avvenire le vicende che le interessano, come uno scienziato prepara in laboratorio le condizioni in cui può verificarsi l’esperimento che gli interessa. Fa incontrare le persone come un agenzia matrimoniale, ricerca parenti emigrati in altri continenti come un investigatore privato, dirime controversie condominiali come un giudice di pace, realizza desideri nascosti come uno zio miliardario, dispensa miliardi in beneficenza laicizzata.

Insomma invade e provoca, e in difetto di realtà ne crea una a sua immagine e somiglianza.

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