Sopralluogo della commissione urbanistica al Conventino

Redazione Nove da Firenze
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16 luglio 2002 19:13
Sopralluogo della commissione urbanistica al Conventino

Domani mattina i membri della commissione urbanistica effettueranno un sopralluogo al Conventino. Nelle scorse settimane il Presidente della commissione Vincenzo Esposito e gli altri consiglieri avevano incontrato tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nello studio di fattibilità per il recupero del complesso di via Giano della Bella. «Oggi, su una superficie utile lorda totale dell'intero complesso pari a circa 3.800 metri quadrati - ha spiegato Esposito - ben mille riguardano spazi non funzionali alle attività artigianali e artistiche e inutilizzati.

Lo studio di fattibilità prevede di potenziare le attività artigianali e artistiche, destinando a laboratori e studi circa 1.350 metri quadrati, contro gli attuali 760, aumentando anche gli spazi collettivi, 95 metri quadri, i servizi igienici, 80 metri quadrati contro gli attuali 40 e le residenze con 260 metri quadrati contro gli attuali 85. Lo studio di fattibilità restituisce inoltre unitarietà al complesso con la riapertura dei corridoi interni e la previsione di nuovi percorsi di collegamento, viene inoltre realizzato un atrio espositivo permanente di ingresso, sul lato di via Giano della Bella».

Secondo il Presidente della commissione urbanistica «la questione delle nuove residenze, che ha originato più di una polemica, sembra in via di soluzione. Le nuove residenze sono infatti previste in una posizione che non interferisce con il quadrilatero conventuale, che rimane così unitario e interamente dedicato alle attività artigianali e artistiche e agli spazi collettivi, sul fronte esterno verso via Villani». «Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, ancorché in numero estremamente contenuto - ha concluso Esposito - consentiranno di dare risposta a nuclei familiari sfrattati dal centro storico e composti da una o due persone».


In realtà Idra e il Comitato Tutela Conventino, i due soggetti firmatari della richiesta di incontro col presidente del Consiglio Comunale, da cui è poi scaturita l’audizione in Commissione Urbanistica lo scorso 8 luglio, hanno precisato in quella sede di non essere stati coinvolti ad alcun titolo nello studio di fattibilità per il recupero del complesso, non condividendone né il metodo né i contenuti.
In particolare, il prof. Augusto Calderara, portavoce del Comitato Tutela Conventino, ha depositato lo scorso 10 luglio – dopo l’audizione - una lettera al Sindaco, all’assessore al Patrimonio e al presidente della Commissione Urbanistica di Firenze, nella quale si legge:
"Il Comitato Tutela Conventino ritiene positivo l’incontro.

Prendiamo atto delle risultanze emerse dai lavori del cosiddetto Laboratorio di progettazione partecipata che, a causa di ambiguità e omissioni da parte dei suoi conduttori ufficiali, non ha avuto la partecipazione sperata, e ci poniamo come primi soggetti interlocutori rispetto ad ogni ulteriore sviluppo propositivo".
Nella nota il Comitato si propone come interlocutore di riferimento, in rappresentanza della comunità di artisti e artigiani che operano nello storico complesso d’Oltrarno fra Via Giano della Bella e Via Giovanni Villani:
"Poiché – in base al documento fondamentale che a suo tempo abbiamo assunto come nostra piattaforma di riferimento nell’atto che costituisce il nostro comitato, depositato in Archivio Comunale - noi rappresentiamo la quasi totalità degli artigiani e artisti operanti nel Conventino (28 su 33), avvalorando le affermazioni possibiliste dell’Assessore Tea Albini in tema di apporti progettuali intendiamo essere effettivamente partecipi della struttura dei piani di recupero del Conventino.

A tale scopo il Comitato sta elaborando lo studio di una proposta progettuale che verrà presentato nei tempi previsti dall’iter complessivo".
Idra e il Comitato Tutela Conventino si domandano se la valutazione espressa dal presidente Esposito nel comunicato stampa odierno, per cui "la questione delle nuove residenze, che ha originato più di una polemica, sembra in via di soluzione", rappresenti anche il punto di vista dell’intera Commissione, tenuto conto dell’apparente assenza di valutazioni e previsioni – nel progetto di fattibilità illustrato in Commissione lo scorso 8 luglio dalla Fondazione Michelucci – circa gli aggravi di tipo urbanistico che quel progetto comporterebbe in un’area già soggetta – proprio in queste settimane - a nuovi significativi inserimenti di edilizia residenziale.

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