“La Tempesta” di William Shakespeare al Castello dell’Acciaiolo dal 16 al 22 luglio ore 21,30

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 luglio 2002 07:34
“La Tempesta” di William Shakespeare al Castello dell’Acciaiolo dal 16 al 22 luglio ore 21,30

“Dentro la Tempesta”, il primo allestimento presentato in un modernissimo spazio architettonico della periferia di Scandicci, ad inaugurare una trilogia shakespeariana per ambienti.
A distanza di un anno Krypton propone “La Tempesta” per un progetto di coproduzione con l’Istituzione Servizi Culturali del Comune di Scandicci e con il Comune di Firenze Assessorato alla Cultura “Firenzestate 2002”, che diventa uno degli eventi clou dell’estate metropolitana 2002.
La compagnia Krypton ambienta “La Tempesta” nel parco del Castello dell’Acciaiolo di Scandicci: un allestimento che riserva molte sorprese e che si avvale di un cast di attori ampliato ed in parte rinnovato.

Lo spettacolo basato sulle suggestioni e lo studio dei nuovi spazi scenici presenta un corpo ed uno svolgimento inediti rispetto all’edizione precedente.
“La Tempesta” è l’ultimo dei drammi romanzeschi che costituisce per molti aspetti una summa dell’opera del Bardo in cui vengono ripresi e riformulati molti motivi e temi sia delle commedie giovanili che dei drammi storici e delle più tarde tragedie. Lo spettacolo di Krypton assume le caratteristiche di una “tempesta tecnologica” fondata sulla centralità di un Prospero deus ex-machina, manipolatore di due realtà contrapposte una fisica, reale ed una magica, virtuale, qui interpretato da Giancarlo Cauteruccio che fa coincidere il personaggio di Prospero e il ruolo del regista.
In questa seconda edizione Giancarlo Cauteruccio, spinto dalla bellezza dello spazio naturale del parco, rispolvera il suo vecchio cavallo di battaglia, il laser computerizzato, utilizzandolo come una sorta di bacchetta magica e dirigendo tutto lo spettacolo dall’alto di un elevatore meccanico che segna il centro della scena.
Intorno a Prospero si muovono attori su tapis roulant, in vespa, in bicicletta, in automobile, pattini a rotelle, supportati da Marco Messina (ai campionatori dub) e da Meg, la giovane cantante dei 99 Posse a cui è affidato il ruolo di Ariel che interpreta con incredibile efficacia.

Marco Messina e Meg hanno messo tutta la loro esperienza elettronica e musicale al servizio della colonna sonora dello spettacolo, componendo “immagini” sonore di rara bellezza.
Già agli inizi degli anni ’80, con la messa in scena di “Eneide” Krypton coinvolgeva gli emergenti Litfiba esaltando la spiccata performatività di Piero Pelù. Oggi, sceglie il lavoro musicale di uno dei gruppi italiani più innovativi del momento. Lo spettacolo è un viaggio dentro la tempesta, in cui gli spettatori visitano e vivono come i protagonisti i vari luoghi dell’isola descritti da Shakespeare.

Gli attori, itineranti, trascinano il pubblico di spazio in spazio, fino a coinvolgerlo nell’azione teatrale. Una complessa macchina scenica in una ulteriore tappa della ricerca di un gruppo teatrale che dai primi degli anni ‘80 ha scommesso sulle contaminazioni linguistiche, sulle tecnologie e sul corpo. Un lavoro con il quale Krypton rilancia e apre un nuovo tracciato operativo e artistico, in cui sperimenta una reale sintesi tra la sua esperienza tecno-scenica, il lavoro sull’attore e l’utilizzo di spazi non teatrali la cui specificità morfologica entra pienamente nel gioco e nella scrittura scenici.
La traduzione adottata è quella di Alessandro Serpieri, esperto e riconosciuto traduttore shakespeariano, pubblicata da Marsilio Editore nel volume “I drammi romanzeschi” nel 2001.

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