Visite di primavera: 2 week-end di ingressi gratuiti a palazzi, musei, ville, giardini storici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2002 16:56
Visite di primavera: 2 week-end di ingressi gratuiti a palazzi, musei, ville, giardini storici

Il bellissimo giardino delle rose di Villa La Foce a Chianciano Terme, le Torri costiere a Baratti, le suggestioni del Teatro dei Differenti a Barga: maggio sarà il mese delle architetture di Toscana. Per due week-end la regione che vanta il più ricco patrimonio artistico-ambientale del mondo è di nuovo lo scenario delle ormai consuete Visite di primavera, la manifestazione che ogni anno apre, a tutti i visitatori, le porte delle ville, dei giardini, delle chiese, dei teatri, dei parchi, dei siti archeologici più noti della Toscana.

Sabato 18 e domenica 19 maggio, e quindi ancora sabato 25 e domenica 26 ingressi gratuiti e visite guidate a un centinaio di gioielli di un’architettura notissima per alcune sue straordinarie emergenze, ma ancora tutta da scoprire nella eccezionale ricchezza diffusa dei suoi tesori sul territorio. Il calendario ingloba, inoltre, anche quest’anno, grazie alla collaudata collaborazione dell’Associazione delle Dimore Storiche, l'attesa manifestazione dell’apertura straordinaria - domenica 19 e domenica 26 maggio - dei cortili e dei giardini di numerosi palazzi storici fiorentini.
“Il successo delle precedenti tre edizioni - precisa Mariella Zoppi, assessore alla cultura della Regione Toscana - ha fatto diventare Visite di primavera un appuntamento da non perdere per conoscere e apprezzare sia le più importanti architetture della regione che le espressioni più pittoresche ma magari meno note al pubblico.


Quest’anno i visitatori potranno ammirare non pochi edifici e monumenti recentemente restaurati con il sostegno economico della Regione, che da tempo porta avanti un ingente programma di investimenti per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali come ad esempio il convento di Piombino, l’ex convento di San Francesco a Cortona, il castello Aghinolfi a Montignoso e ancora la sinagoga e il museo Stibbert a Firenze”. “Un secondo filone di visita – prosegue l’assessore - è poi associato all’attuale anno della montagna e intende favorire la conoscenza e la cultura di luoghi solo apparentemente “lontani” come il museo del bosco e della montagna e il castello di Porciano a Stia in Casentino, il Masso leopoldino a Sorano, la riserva di Pian di Novello ed il museo etnologico di Cutigliano”.

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