Lo Statuto del Comune per i diciottenni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 aprile 2002 07:08
Lo Statuto del Comune per i diciottenni

La Costituzione della Repubblica italiana e lo Statuto del Comune di Firenze ai ragazzi che compiono 18 anni. E' il regalo di compleanno del quartiere 5 ai giovani che si preparano ad entrare nel nuovo millennio, "perché ci entrino , - ha sottolineato la presidente del quartiere 5 Stefania Collesi- come adulti, uomini e donne consapevoli". L'idea di spedire a casa queste due edizioni speciali espressamente "confezionate" dal quartiere 5 coincide con la settimana dell'informazione, anche questa organizzata dal quartiere 5 e che prevede una serie di iniziative e dibattiti per far avvicinare la gente al mondo dell'informazione, in particolare a quello della carta stampata, come si impagina un quotidiano, come si scrive una notizia.

Gli approfondimenti verranno fatte in due dibattiti che si svolgeranno il 6 maggio alle 21 e l'11 maggio sempre alle 15, nella sede del centro civico in via Lambruschini 33. Ai dibattiti parteciperà anche un giornalista di ognuna delle "testate" della nostra cronaca cittadina. Oltre agli incontri, durante questa settimana che va dal 6 all'11maggio, verrà lanciato il concorso per l'informazione rivolto in particolare ai ragazzi delle scuole elementare, medie superiori fiorentine. Anche i più piccoli si dovranno cimentare nell'invenzione di una campagna informativa per ridurre i rifiuti e sul riciclaggio.

Per i più grandi, i ragazzi delle medie inferiori e superiori, si tratterà invece di realizzare un giornale vero e proprio. E per premio buoni libro: il primo di 500 Euro, il secondo di 300 e il terzo premio di 200 Euro. "Vogliamo far conoscere ai giovani, - ha detto Stefania Collesei insieme al presidente della Commissione informazione del quartiere 5 Goffredo Tripi- il valore dell'informazione, a cominciare da due libri importanti come la nostra Costituzione e lo Statuto di questo Comune.

Due libri che ci servono per capire meglio la nostra società, il nostro paese, la nostra città. Una lettura che è quasi un "rito" da cui si deve passare per entrare nell'età dei diritti civici"

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