Primo incontro di Vittorio Agnoletto, leader del Genoa Social Forum, con il Comune di Firenze e la Regione Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2002 23:36
Primo incontro di Vittorio Agnoletto, leader del Genoa Social Forum, con il Comune di Firenze e la Regione Toscana

Obiettivo prendere accordi in vista della riunione internazionale che il Gsf ha intenzione di fare alla fine di novembre a Firenze.
Se sarà Firenze ad essere scelta come sede della sessione europea del Social Forum, la città avrà l’opportunità di ospitare un evento assolutamente pacifico e non-violento – come è stato del resto quello di Porto Alegre – e un dibattito di altissima qualità sui temi della globalizzazione. E’ stato pieno l’accordo tra il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, e il portavoce del Social Forum italiano, Vittorio Agnoletto, che si sono incontrati oggi a Palazzo Bastogi per uno scambio di vedute alla vigilia della riunione in cui il Social Forum italiano prenderà la decisione definitiva sulla sede dell'iniziativa del novembre prossimo.

Nel corso del colloquio, sono stati esaminati anche alcuni problemi di carattere organizzativo e, in particolare da parte del presidente toscano, è stata sottolineata la necessità che il meeeting possa rappresentare un’utile occasione di dialogo e di confronto tra il Social Forum e le istituzioni, le forze culturali e intellettuali, la realtà dell’associazionismo di Firenze e della Toscana. Su tutto ciò, ha assicurato Agnoletto, il Social Forum rifletterà e prenderà le sue decisioni.
"Un incontro utile, sia pure ancora interlocutorio, per avviare un confronto e costruire insieme un percorso, se sarà confermata la scelta di Firenze come sede della sessione europea del Social Forum": così il sindaco Leonardo Domenici ha definito il colloquio che ha avuto stamani in Palazzo Vecchio con Vittorio Agnoletto.

Agnoletto ha ribadito al sindaco che il Social Forum ratificherà la scelta della sede il prossimo 5 maggio. "Ho ritenuto opportuno questo incontro preliminare - ha detto Domenici - perché, se ci sarà la conferma di Firenze, credo sarà necessario che le istituzioni e l'intera città non siano semplici 'spettatori' dell'evento, ma si sentano invece parte attiva. Da parte degli organizzatori, mi pare sia chiara l'intenzione di avere rapporti positivi con la città, anche per svelenire un clima negativo che ritengo ingiustificato e dannoso.

Il Social Forum europeo può offrire a Firenze una grande occasione di incontro e dibattito culturale e politico".

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