Yehoshua in Palazzo Vecchio: da Domenici un dono e l'auspicio di tenere presto a Firenze l'incontro degli intellettuali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2002 07:09
Yehoshua in Palazzo Vecchio: da Domenici un dono e l'auspicio di tenere presto a Firenze l'incontro degli intellettuali

E' una frase latina ma ha un grande significato, quella incisa sul piatto d'argento che il sindaco di Firenze Leonardo Domenici ha donato a nome della città a Abraham B. Yehoshua, uno dei maggiori scrittori israeliani, ieri in Palazzo Vecchio per tenere una conferenza su "Viaggio alla fine del millennio: dall'identità del Mito all'identità della Storia". Il motto riportato sul piatto è "Litteris servabitur orbis", ovvero "il mondo sarà salvato dalle lettere". "Durante le leggi razziali - ha spiegato il sindaco - l'acronimo di questa frase, ovvero L.S.O., veniva usato dall'editore fiorentino ebreo Leone Samuele Olschki per poter stampare i suoi libri: perché oltre ad esprimere una grande verità, valida per i latini come ai nostri giorni, simboleggiava anche le iniziali del suo nome.

Questa frase ci parla della nostra storia ed ha un valore che non dobbiamo dimenticare. Per questo l'abbiamo scelta, perché fosse incisa e donata a Yehoshua". Domenici ha espresso al grande scrittore anche la speranza che nei prossimi mesi si possa tenere a Firenze l'incontro fra intellettuali europei, israeliani e palestinesi sul tema della pace, della convivenza e del dialogo fra i popoli, incontro che la crisi in Palestina ha reso oggi più difficile organizzare: "Sempre pensando come i latini - ha aggiunto - che 'il mondo sarà salvato dalle lettere'".

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