"Bocciato il progetto di passerella alle Cascine -annunciava stamani la cronaca fiorentina della Repubblica- il tunnel per la tramvia, la pavimentazione per piazza Santa Maria Novella, il Luna Park alle Cascine e gli abusivi al Piazzale degli Uffizi. Cinque diktat dal soprintendente di ferro, Domenico Valentino, appena insediato a capo della nuova soprintendenza «mista» che comprende i beni ambientali e architettonici, e i beni artistici e storici, fatta eccezione per le collezioni dei dieci musei fiorentini, passati al soprintendente speciale Antonio Paolucci.
Il «signor no» è rientrato nello stesso ufficio affrescato di Palazzo Pitti, già occupato prima dei sei anni di «esilio» passati a Siena, e riparte all'attacco.
Con una pioggia di no e di zampilli d'acqua, quelli della Fontana del Carciofo che ha ripreso a gorgogliare sopra il cortile dell'Ammannati".
«Rispetto alle prese di posizione sulla passerella alle Cascine, il progetto di risistemazione di piazza Santa Maria Novella e la seconda tratta della tranvia di superficie siamo in perfetta sintonia con quanto proposto dal soprintendente Valentino». Lo ha dichiarato il capogruppo dei Verdi Alessio Papini ricordando che proprio a proposito della passerella «il nostro gruppo ha già presentato una mozione nella quale si chiede una radicale revisione del progetto, peraltro non aderente a quanto prescritto dalla soprintendenza stessa, dal momento che questo risulterebbe incompatibile con l'integrità territoriale del parco delle Cascine».
«Per quanto riguarda la risistemazione di Santa Maria Novella - ha aggiunto il capogruppo dei Verdi - la riteniamo non necessaria nei termini con i quali è stata proposta: sono sufficienti interventi di recupero e tutela molto meno dispendiosi. Sulla tramvia le nostre posizioni sono da sempre contrarie al suo interramento, posizione identica a quella di Valentino. La tranvia va realizzata in superficie magari rivedendone il tracciato per quanto riguarda il centro storico». «Quanto al Luna Park - ha concluso Papini - sono anni che i Verdi chiedono all'amministrazione di allontanare questa presenza impropria dal parco delle Cascine e trovare una adeguata sistemazione in qualche altra parte della città, ad esempio all'Argingrosso.
Pertanto ben venga la decisione della soprintendenza di non concedere più il permesso al Luna Park nel piazzale delle Cascine».