Reazione del Consiglio comunale sull'omicidio Biagi

Redazione Nove da Firenze
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20 marzo 2002 18:44
Reazione del Consiglio comunale sull'omicidio Biagi

«Dopo questo barbaro assassinio c'è la necessità da parte di tutti i soggetti politici e sindacali di abbassare i toni della polemica, tornare a confrontarsi con toni civili lasciando che comunque ciascuno decida in libertà e autonomia i propri atteggiamenti». E' quanto ha dichiarato il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi a proposito dell'omicidio del professor Marco Biagi. Secondo Toccafondi «i terroristi hanno un solo obiettivo: riportare indietro il nostro paese ad anni tragici».

«Questo omicidio è un atto di barbarie ed un attacco ai lavoratori» ha commentato il capogruppo dei Comunisti Italiani Nicola Rotondaro. Secondo Rotondaro «è grave che un consulente dell'importanza di Biagi girasse senza scorta, nonostante i nostri servizi segreti avessero già allertato le autorità sulla possibilità di un nuovo attacco terroristico». «In questi giorni - ha proseguito Rotondaro - nell'ambito di un normalissimo e civilissimo confronto democratico c'è solo gente che cerca di difendere i propri diritti.

E tutte le forze democratiche ora devono continuare a difendere le proprie posizioni senza lasciarsi intimidire». «E' ora necessaria - ha concluso il capogruppo dei Comunisti Italiani - unita' democratica, delle istituzioni e delle forze sociali che esprimono le proprie idee, con passione civile, ma che non sono disponibili a lasciare via libera ai violenti, ai prevaricatori, ai seminatori di odio». Monica Sgherri, capogruppo di Rifondazione Comunista ha espresso «la solidarietà personale e del gruppo ai famigliari e agli amici di Marco Biagi».

«Questo evento drammatico, alla vigilia della grande manifestazione della CGIL per la difesa dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori - ha sottolineato la Sgherri - riconferma ancora una volta che il terrorismo, posto in questo caso che l'atto criminale sia ad esso attribuito visto le inquietanti analogie con l'omicidio D'Antona, e la violenza oltreché distruggere vite umane minacciano la crescita dei movimenti e contribuiscono concretamente a diminuire gli spazi di democrazia nel paese e di partecipazione e protagonismo delle masse».

«In Italia c'è la tendenza dei gruppi eversivi ad inserirsi nel dibattito politico, ad ammazzare in maniera feroce e con un disprezzo totale della vita umana» hanno sottolineato i consiglieri del gruppo di Forza Italia secondo i quali «serve ora una risposta pacata e sobria per ristabilire e rinforzare quei legami di solidarietà che già in passato hanno avuto successo nella lotta al terrorismo». «Questo gesto criminale - hanno concluso - deve provocare in tutti la volontà di abbassare il tono delle polemiche e continuare un confronto civile, pur nella differenza delle posizioni».

«Un atto di barbarie ed un attacco alla democrazia - ha commentato il capogruppo di Insieme per l'Ulivo in Toscana Giovanni Fittante - il mio primo pensiero va alla famiglia del professor Biagi alla quale esprimo tutto il mio cordoglio e la mia solidarietà. Questo vile assassinio è un attacco frontale alla convivenza civile e democratica del nostro paese. Il nostro movimento si opporrà con tutte le sue forze a questo sciagurato progetto criminale a difesa della democrazia e della libertà».

«Condividiamo e aderiamo allo sciopero promosso dai sindacati per oggi come risposta contro il terrorismo - ha concluso Fittante - auspichiamo che, anche alla luce di questo grave episodio, il governo riveda le sue posizioni sull'articolo 18 dello statuto dei lavoratori e stralci questo provvedimento per garantire la pace sociale. Ci auguriamo che la grande manifestazione del 23 marzo, alla quale aderiamo, possa essere un momento di riflessione e di confronto costruttivo per tutti quanti».(mr)

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