IL GALATEO di Maria Cassi al teatro Rifredi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 febbraio 2002 18:36
IL GALATEO di Maria Cassi al teatro Rifredi

Da martedì 26 febbraio a sabato 2 marzo ore 21.00, AeV produzioni presentano IL GALATEO di e con Maria Cassi con la collaborazione di Leonardo Brizzi.
DOPO IL SUCCESSO DI APOLLO TORNA AL TEATRO DI RIFREDI MARIA CASSI CON IL GALATEO, DA LEI INTERPRETATO E SCRITTO CON LA COLLABORAZIONE DI LEONARDO BRIZZI. ATTRAVERSO LA SUA STRAORDINARIA CAPACITÀ ESPRESSIVA MARIA CASSI RIESCE CON ESTREMA SAGGEZZA A CONDURRE E COINVOLGERE IL PUBBLICO IN UN VIAGGIO RICCO DI SORPRESE ENTUSIASMANTI, CREANDO UN’INTIMITÀ DI RARA PIACEVOLEZZA E INTENSITÀ.

“UNA SERATA DI VERO TEATRO, GUARDANDO E ASCOLTANDO CHI, CON SOMMA MAESTRIA, PRENDE IL PUBBLICO DELICATAMENTE PER MANO E LO CONDUCE NEL VORTICE DELLE EMOZIONI CHE SOLO IL TEATRO (QUESTO TEATRO) PUÒ OFFRIRE.”
Una lettura sui modi e le maniere universalmente conosciuta e codificata come Galateo ovvero i presunti dettami comportamentali che dovrebbero in qualche modo scandire le relazioni sociali e il modo di porsi di fronte agli altri. Come sempre accade quando una catalogazione di regole o codici vieta il libero esprimersi dell’individuo si evidenziano le forme più comiche e a volte ridicole che tali manuali portano.

Ed è proprio questo il senso del Il Galateo interpretato da Maria Cassi e scritto insieme a Leonardo Brizzi, dove con la partenza dal più famoso Giovanni della Casa si attraversano periodi storici diversi, evidenziati dal mutare dei tempi e della società, ma con la costante che i rapporti debbano comunque essere vissuti con forma e regola. Maria Cassi approfitta dei paradossi che scaturiscono dalle letture per rappresentare le varie tipologie umane e psicologiche dei personaggi presumibilmente coinvolti nelle varie edizioni del Galateo.

Le correttezze umane e le buone maniere possono trasformarsi in assurde complicazioni se vengono codificate e tramandate per iscritto attraverso i secoli e il monologo Il Galateo ne estrae tutte le amenità iniziando dal primo esperimento Il Galateo di Monsignor della Casa per giungere ai Galatei moderni del nostro secolo. La lettura di alcuni brani più caratteristici di questi deliziosi trattati dà origine a personaggi nati dalla fantasia che si muovono e si atteggiano seguendo i rigidi canoni descritti risultando nella loro follia estremamente attuali.

Ironizzando sul garbo e la gentilezza si scoprono, mentalità che rimangono inalterate nel tempo e i cambiamenti della storia e delle condizioni sociali che si consiglia di leggere sempre alla luce della comicità. Il Galateo si conclude con la lettura di una novella toscana, delle montagne pistoiesi Meo e la Mea tramandata in un linguaggio antico ormai dimenticato, che non risponde decisamente alle regole del comportamento corretto ma che affascina proprio per questa sua scorrettezza

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