Pisa: "Figli d'Adamo" il 12 febbraio alle ore 21 al Teatro Verdi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 febbraio 2002 14:55
Pisa:

L’Aterballetto, la compagnia che ci ha già regalato una splendida e appassionata serata in apertura di stagione, si ripresenta nella nostra città martedì 12 febbraio alle ore 21 al Teatro Verdi per presentare una creazione di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, FIGLI D’ADAMO.
Questa volta i danzatori neoclassici della compagnia di Reggio Emilia sono entrati meravigliosamente nell’affascinante mondo del teatrodanza di Abbondanza e Bertoni, due dei nostri maggiori coreografi contemporanei, coppia nel lavoro e nella vita, allievi, fra gli altri, di Carolyn Carlson.
E l’incontro di questi due mondi è stato esplosivo ed affascinante.

Con ironia, con drammaticità, con sensualità e sarcasmo, in FIGLI D’ADAMO, come siamo tutti noi, prende vita una storia di tutti i giorni. L’intero spazio del palcoscenico è occupato da un sottile strato erboso: attorno ad un gran tavolo rotondo, un gruppo di giovani si intrattiene, a volte sembra un ritratto di famiglia davanti al classico pasto domenicale, altre volte gli uomini e le donne parlano, gridano, cantano, si cercano nella scoperta dell’amore e si scontrano in accese baruffe.

Da questo tavolo spiccano i vari personaggi che di volta in volta escono allo scoperto, con i propri desideri e le proprie passioni. Brani classici, famose canzoni ormai entrare nel nostro immaginario, la voce di Mina e molte altre coniugate da Mauro Casappa, i costumi di Lucia Socci, offrono un sapore di neorealismo cinematografico, ma c’è anche gusto, misura e humor. Figli d’Adamo “svela una nuova, commovente intensità emotiva”, come afferma Valeria Ottolenghi su Sipario, anche perchè i bravissimi danzatori dell’Aterballetto dimostrano come i ballerini di formazione classica possano oggi tranquillamene affrontare ed interpretare al meglio il linguaggio della danza contemporanea ed i due coreografi, inoltre, hanno saputo trarre da ognuno di loro tutta la variegata gamma delle sfumature del vivere.

I testi sono di Walt Whitman e Peter Handke, le luci sono firmate da Stefano Pirandello, le scene da Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, in questa produzione del Centro della Danza-Reggio Emilia in collaborazione con “La Corte Ospitale”.
Un’ora e dieci di teatrodanza con la varietà dei sentimenti, dei desideri, delle inquietudini comuni, modi diversi per far vivere i corpi in un bellissimo spettacolo dove finalmente il pubblico ride, medita e si diverte, anche perché i racconti e le coreografie di Abbondanza-Bertoni non sono mai banali.
Biglietti ancora disponibili presso il Botteghino del Teatro, con prezzi che variano dai 16,53 euro (32.000 lire) e 6,20 euro (12.000 lire).

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