Vendita alloggi pubblici, interrogazione di Toccafondi (ApF) e Grazzini (FI)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 Febbraio 2002 15:39
Vendita alloggi pubblici, interrogazione di Toccafondi (ApF) e Grazzini (FI)

Per quale motivo non si procede ad un piano di alienazioni delle abitazioni pubbliche? Perché non è stata data risposta agli inquilini che hanno inviato richiesta di acquisto? Sono alcuni dei quesiti che Gabriele Toccafondi (Azione per Firenze) e Graziano Grazzini (Forza Italia) hanno avanzato in una interrogazione «33 Comuni - si legge nell'interrogazione - sono ancora in attesa della delibera regionale relativa ai criteri di scioglimento delle singole aziende territoriali dell'edilizia pubblica, senza la quale non è possibile procedere con la firma della convenzione per la costituzione della "Lode", il "livello ottimale d'ambito dell'edilizia residenziale pubblica", la nuova società che dovrebbe amministrare il patrimonio residenziale pubblico di questi comuni.

Senza la decisione della Regione non risulta possibile dare certezze agli inquilini e anche ai dipendenti delle Ater». «In Consiglio comunale - proseguono Toccafondi e Grazzini - l'Assessore Comunale Albini ha spiegato che i ritardi sono tutti imputabili alla Regione ma, nonostante questa inerzia, esiste comunque una normativa nazionale e regionale che consente agli inquilini di poter richiedere l'acquisto delle abitazioni: secondo le leggi almeno il 75% delle abitazioni dovrebbe essere alienato».

«A fronte di queste possibilità - si legge nell'interrogazione - dovrebbero essere pervenute all'Assessore Albini numerose richieste di acquisizione alle quali, però, non è stata data risposta. Per quale motivo?». Sulla "Lode" ha presentato una mozione il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Marcheschi nella quale si chiede che «la Regione adempia celermente alle sue competenze». «Come in altri settori - ha puntualizzato Marcheschi - anche per il problema della casa avviene il solito rimpallo di competenze.

Dietro al dilungarsi di questa vicenda ci sono le solite logiche di potere care alla sinistra che evidentemente ha problemi di assegnazione di posti, e non di alloggi, nelle nuove società di gestione». «C'è poi da chiarire - ha concluso il consigliere regionale di Forza Italia - come mai gli Ater non hanno venduto il 75% deglin alloggi. Chiediamo che con la trasformazione ormai avviata siano garantiti i diritti acquisiti dagli assegnatari e sia rispettato l'impiego delle risorse di edilizia residenziale pubblica per le funzioni sociali stabilite dalla legge».

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