IL GIORNALISMO IN RETE
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Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 gennaio 2002 21:46
IL GIORNALISMO IN RETE<BR>Version française ci-dessous

Il seguente articolo è il saggio di fine tirocinio di Florence Brisciano e Nathalie Pasquetti, studentesse del liceo Beau Site di Nizza, con cui Rete di comunicazione, l’associazione culturale che edita Nove da Firenze ha firmato una convenzione col supporto del Laboratorio di ricerca educativa dell'Università di Firenze.

Il concetto di giornalismo in rete non è nuovo, esiste da circa dieci anni, ma si è molto sviluppato in questi ultimi anni con il boom della comunicazione sociale di massa: quest’ultimo infatti costituisce un mezzo di comunicazione eccezionale.

Questo nuovo tipo di giornalismo non segue le stesse regole del giornalismo tradizionale, stampato su carta. In effetti, il giornalismo on-line utilizza gli strumenti che offre la rete, caratterizzati dalla multimedialità, l’ipertestualità, l’interattività, la globalità, la tempestività e la personalizzazione (http://www.ellissi.it/). Il Giornalisno in rete rappresenta pertanto un’innovazione fertile di sviluppi futuri. Il tema è al centro del dibattito attuale sul giornalismo ed è focalizzato sul fatto che i giornalisti della rete hanno, attualmente, una maggior padronanza degli strumenti tecnici multimediali, a volte secondo certe persone a scapito delle competenze del giornalista tradizionale che di solito è più attento alla buona scrittura ed a fornire contenuti altamente qualificati.
Molti pensano che i giornalisti on line accordano troppa attenzione alla forma anziché ai contenuti, o all’approfondimento concettuale rischiando di rendere superficiale e generica l’informazione.
Questa è la ragione principale per la quale il numero delle scuole di giornalismo on-line si incrementa sempre di più frequentemente sia in Italia che all’estero (http://www.uniurb.it/giornalismo/giornali/scuolest.htm).

Queste scuole, come ad esempio il Master in Web Content Management (http://www.genesio.org/m_cm11.htm), propongono programmi di formazione agli studenti che predisponendoli ad una dopppia linea di apprendimento (che pertanto è specializzata sia nella scrittura giornalistica, quanto nell’insegnamento all’ uso creativo delle nuove tecnologie) risolve la necessità di attuare una nuova professionalità più completa per il giornalismo in rete.
Quanto sopra è importante poiché il giornalismo su Internet ha caratteristiche specifiche rispetto al giornalismo su carta.

Infatti quest'ultimo, da un lato ha il compito di realizzare un sistema di opinionismo articolato, quale prodotto dell’informazione interattiva, mentre sul piano della velocità dell’informazione il giornalismo in rete può agire in tempo reale dando brevi informazioni relative ad eventi recentissimi ed anche occasionali Le notizie sulla rete corrono rapidamente dando pertanto una veloce e sintetica informazione su vari eventi indirizzando contemporaneamente il lettore ad approfondire l’argomento grazie alle correlazioni “on line” realizzate tramite “link”.

Spesso gli articoli "on line" sono scritti con modalità sintetiche, e ciò costituisce un vantaggio considerevole in paragone ai giornali cartacei, che devono sempre rispettare dilazioni dovute ai tempi di stampa. È così che molte notizie non possono essere pubblicate, ovvero vengono pubblicate in ritardo.
Un altro vantaggio che offrono i giornali in rete è l’archivio degli articoli. Così, si possono ritrovare notizie che riguardano uno stesso argomento introducendo nel giornale “on line”un motore di ricerca per cui con una parola chiave verrà ritrovato con molto facilità l’articolo cercato e tutti i riferimenti ad esso congiunti.
Inoltre la possibilità di aggiormamento delle notizie può essere organizzata sulla base delle aspettative dei lettori.

Ciò fa sì che le notizie di un quotidiano non vengano dimenticate facilmente, come nella tradizione del giornalismo cartaceo, ed inoltre vengano sempre aggiornate anche in funzione dell’evoluzione delle tecnologie della comunicazione che tende ad espandere l’informazione dal livello locale ad un confronto globale. Per di più, ogni concetto è legato ad una multitudine di “link” che possono spiegarlo a vari livelli e quindi illustrarlo più precisamente secondo le necessità di apprendimento del lettore.
Da quanto sopra detto si deduce che i giornali “on-line” non considerano gli altri giornali come dei concorrenti, al contrario possono collaborare con essi perché il loro scopo non è quello di fare una copia del giornale tradizionale trasferendolo semplicemente in rete, ma di sviluppare e ramificare le fonti d’informazione.
Creare un giornale in rete non necessita molti mezzi economici, se la maggior parte del tempo di lavoro viene basato sul volontariato come è sperimentato da “Nove da Firenze”. La crescita di molti giornali “on line” Auto-gestiti, da un lato, è un fattore positivo perché il sistema della rete interattiva dà la possibilità a molti di esprimere le proprie idee e di comunicare informazioni.

D’altro canto, la proliferazione dei giornali “on line” appare anche come problema perché certe informazioni sono prive di ogni controllo. Comunque, i professionisti del giornalismo “on line” si possono riconoscere facendo attenzione se la testata è registrata. Ciò offre una garanzia sulla credibilità degli articoli.
Comunque oggi il numero di informazioni disponibili non smette di incrementare, così che diventa paradossalmente sempre più difficile cercare ciò che si desidera trovare per quelli che non hanno l’abitudine di utilizzare la rete.

Sembra essere un sovraccarico di informazioni. Per questa ragione, i giornali “on line” sempre più spesso scelgono di essere specializzati.
Il “surfer” (così si chiama il lettore “on line”) è diverso dal lettore della stampa scritta, anche se fare “Surfing on line “ non esclude essere anche lettore di giornali tradizionali.
Si nota infatti che in Italia tutte le principali testate giornalistiche sono ormai in rete, pionera l’Unione Sarda, poi La Stampa e Il Manifesto e tanti altri.

(http://www.uniurb.it/giornalismo/giornali/italiane.htm). In questo caso è facile notare che il lettore dei giornali in rete corrisponde ad un profilo particolare: egli si concentra su quello che lo interessa, è allergico ai testi lunghi, gli articoli devono essere letti facilmente e scorsi velocemente, a tempo di click. Questo perché la maggior parte della gente che legge i giornali su Internet lo fa dal luogo di lavoro, mentre i giornali scritti su carta possono essere letti ad esempio al caffè o nel treno.

Analisi approfondite su quest’argomento chiariscono che l’utente tipo di Internet ha in media 32 anni, è maschilo, con diploma, o laurea e reddito medio alto.
Infine il giornalismo in rete offre la possibilità al lettore di comunicare le proprie idee, opinioni, progetti via e-mail, partecipare a liste di discussione e forum interattivi. Pierangelo Giovannetti, giornalista al “Mattino dell’Alto Adige” conferma quest’argomento dichiarando che in certi giornali “sono i lettori, le associazioni e le istituzioni a fornire le informazioni.

Qui il giornale esercita soltanto una funzione di controllo, in modo da eliminare contenuti che appaiono offensibili, volgari o che prestano a diffamazione” (Problemi dell’informazione /a. XXIV, n.2, giugno 1999).
È da sottolineare inoltre l’importanza crescente del rapporto con la comunità locale di riferimento che viene a costituirsi come “comunità virtuale”. “Recentemente sono comparse in Internet diverse iniziative editoriali locali, che confermano l’importanza della rete globale, anche per le comunicazioni nella comunità locale” aggiunge Andreina Mandelli dell’Osservatorio Internet Italia della SDA Bocconi a Milano, “le testate devono prevedere la possibilità di contenuto locale, che possa essere anche di interesse nazionale ed internazionale” (Problemi dell’informazione /a.XXIV, n.1, marzo 1999).

Da tale considerazione emerge che molti giornali “on-line” si specializzano, caratterizzandosi spesso come giornali di comunità locali, che a differenza dei corrispettivi giornali cartecei , hanno la possibilità di far conoscere gli interessi e le prospettive di sviluppo di una comunità locale. Internet permette la globalizzazione dell’informazione e quindi può essere un veicolo di informazione specialistica della comunità locale, che verrà consultato daperttutto.
Concludendo si può dire che il giornalismo “on line” è una nuova forma di giornalismo, che si distingue dal giornalismo tradizionale proprio in quanto possiede caratteristiche specifiche, sia sul piano della scrittura che sul piano della tecnica.

Inoltre il giornale on line si arrichisce sulla base della possibilità di aggiungere suoni o imagini. I professionisti della rete hanno pertanto necessità di adeguarsi ad una nuova professionalità adatta ai criteri e alle considerazioni quì delineate. Il giornalismo è in trasformazione, ma deve ancora trovare una impostazione e una strategia di sviluppo adequata al mezzo di trasmissione e che sia creativa rispetto alle esigenze di lettura del pubblico di riferimento.
Infine i dati raccolti nel 1999 da Assinform, l’associazione confindustriale del settore informatico, sottolineano che in Italia si è consolidato un gruppo di un milione e mezzo di persone “abituali” frequentatori di Internet (cioè che si collegano alla rete 6-8 volte alla settimana), una cifra questa che non ha smeso si crescere da allora.

Quindi, in un futuro prossimo, anche la mentalità e la disponibilità dei lettori si adatterà man mano a questo sviluppo del giornalismo in rete mentre quest’ultimo raggiungerà lo stesso livello di qualità del buon giornalismo tradizionale.


LE JOURNALISME EN LIGNE

Le concept de journalisme en ligne n’est pas nouveau, il existe depuis presque dix ans, mais il s’est surtout développé ces dernières années avec le boom de la communication sociale de masse, qui représente un mode de communication exceptionnel.

Ce nouveau tipe de journalisme ne suit pas les même règles que le journalisme traditionnel. En effet, le journalisme “on line” utilise les outils offerts par Internet, caractérisés par la multimedialité, l’interactivité, la mondialisation, la personnalisation à un coût relativement réduit (http://www.elissi.it/). Le journalisme en ligne représente par conséquent une innovation fertile de développement futur. Ce thème se trouve au cœur du débat actuel sur le journalisme et est focalise sur le fait que les journalistes “on line” possèdent une plus grande maîtrise des outils techniques multimédias et selon certaines personnes négligent parfois les compétences du journaliste traditionnel plus attentif à l’écriture proprement dite et aux contenus de bonne qualité.
Beaucoup pensent que les journalistes “on line” accordent plus d’attention a la forme qu’aux contenus et aux approfondissements risquant de rendre l’information superficielle et générique.
C’est la raison pour laquelle le nombre d’écoles spécialisées dans le journalisme “on line” augmentent de plus en plus aussi bien en Italie qu’à l’étranger (http://www.uniurb.it/giornalismo/giornali/scuolest.htm).

Ces écoles, comme celle du Master in Web Content Management (http://www.genesio.org/m_cm11.htm), proposent aux étudiants une double formation spécialisée si bien dans l’écriture journalistique que dans l’usage des nouvelles technologies afin de réactualiser la profession de journaliste. Le journalisme “on line” possède des caractéristiques bien spécifiques par rapport à la presse traditionnelle. En fait, les journaux imprimés laissent libre cours à l’expression d’idées et opinions alors que le journalisme “on line” peut mettre sur le réseau des nouvelles brèves relatives à des événements très récents ou occasionnels.
En effet, sur Internet les articles diffusent une information rapide et synthétique sur différents événements, laissant le choix au lecteur d’approfondir le sujet grâce aux liens que le réseau met à disposition.

Les articles des journaux en lignes apparaissent sur le réseau quelle que soit l’heure. Cela constitue un avantage majeur des journaux “on line” par rapport aux journaux sur papier qui sont tenus de respecter des délais dus aux temps d’impression. Ainsi, certaines nouvelles ne peuvent pas être publiées, ou sont publiées en retard. Un autre avantage qu’offrent les journaux en ligne est l’archive des articles. Ainsi, il est possible de retrouver des nouvelles qui concernent un même sujet en introduisant un moteur de recherche au sein du journal en ligne, qui permet de retrouver avec une grande facilité, grâce à un mot-clef, l’article recherché et toutes les références relatives à cet article.
En outre, la possibilité d’ajournement des nouvelles peut être organisée selon les attentes des lecteurs.

Cela implique que les nouvelles ne sont pas oubliées facilement, comme c’est le cas pour celles qui sont publiées dans les journaux traditionnels. De plus, elles sont toujours mises à jour en fonction de l’évolution des technologies de la communication qui tendent à répandre l’information locale au niveau mondial. Chaque concept est lié à une multitude de liens qui peuvent l’expliquer à différents niveaux et l’illustrer plus précisément selon la nécessité d’apprentissage du lecteur.
De ces arguments on peut déduire que les journalistes en ligne ne considèrent pas les autres journalistes comme des concurrents, au contraire il peuvent collaborer avec eux car leur but n’est pas de faire une copie des journaux traditionnels sur le réseau mais de développer et relier les sources d’information.
Il ne faut pas beaucoup de moyens économiques pour créer un journal “on line”, d’ailleurs la plupart du temps c’est le fruit d’une association de bénévoles comme c’est le cas pour “Nove da Firenze”.
L’augmentation des journaux en ligne constitue d’un côté un facteur positif parce que le système de réseau interactif donne la possibilité à chacun d’exprimer ses propres idées et de communiquer des informations.

D’un autre côté, la prolifération des journaux en ligne apparaît aussi comme un problème parce que certaines informations ne sont pas contrôlées. Quoiqu’il en soit, les professionnels du journalisme “on line” sont reconnus grâce à l’enregistrement du titre qui offre la garantie d’une certaine crédibilité des articles.
Le nombre d’informations disponibles sur le réseau ne cesse d’augmenter et il devient paradoxalement de plus en plus difficile de chercher ce que l’on désire trouver pour ceux qui n’ont pas l’habitude.

Il semble qu’il y ait une surcharge d’informations.
Le “surfer” (c’est-à-dire celui qui utilise Internet) est différent du lecteur de la presse écrite, même si surfer sur le Web n’exclue pas le fait de lire les journaux traditionnels. On remarque, en effet, qu’en Italie les principaux journaux imprimés sont désormais sur le réseau, pionnière l’Unione Sarda, puis la Stampa, Il Manifesto et tant d’autres...
(http://www.uniurb.it/giornalismo/giornali/italiane.htm).

D’autre part, on remarque que le lecteur de journaux en ligne correspond à un profil précis : il se concentre sur ce qui l’intéresse, est allergique aux textes longs parce que les articles doivent être lus facilement et rapidement, en un click. Cela parce que la plupart des gens consultent les journaux en ligne du lieu de travail alors que les journaux traditionnels peuvent être lus par exemple au café ou dans le train. Des analyses approfondies sur le sujet démontrent que l’utilisateur type d’Internet est un homme d’environ 32 ans, diplômé et qui a un revenu relativement élevé.
En fait, le journalisme “on line” offre la possibilité au lecteur de communiquer ses propres idées, opinions, projets, via e-mail, listes de discussion ou forums interactifs.

Pierangelo Giovannetti journaliste au “Mattino Alto Adigge” confirme cet argument, il déclare que dans certains journaux “ce sont les lecteurs, les associations et les institutions publiques qui fournissent les informations. Dans ce cas, le journal exerce simplement une fonction de contrôle de façon à éliminer les contenus qui apparaissent vulgaires ou qui prêtent à diffamation” (Problemi dell’informazione /a. XXIV, n.2, giugno 1999).
Il faut souligner, en outre, l’importance croissante du rapport avec la communauté locale de référence qui se définie comme “communauté virtuelle”.

“Récemment, différentes initiatives locales sont apparues sur Internet, ce qui confirme l’importance du réseau mondial, aussi pour la communication dans la communauté locale” déclare Andreina Mandelli de l’observatoire Internet Italia di Milano “les titres doivent prévoir la possibilité d’articles locaux, qui peuvent être d’intérêt national et international (Problemi dell’informazione /a.XXIV, n.1, marzo 1999). D’une telle considération émerge le fait que beaucoup de journalistes “on line” se spécialisent, se caractérisant souvent comme journaux de communauté locale, à la différence des journaux imprimés qui ont la possibilité de divulguer les intérêts et les perspectives de développement d’une communauté locale.

Internet permet la mondialisation de l’information et en permet la diffusion des informations d’une communauté locale que l’on peut consulter de partout.
En conclusion, on peut dire que le journalisme en ligne est une nouvelle forme de journalisme qui se distingue totalement du journalisme traditionnel grâce à ses caractéristiques très spécifiques et cela autant sur le plan de l’écriture que sur le plan technique. De plus, le journal “on line” est enrichi par la possibilité d’y ajouter des images et des sons.

Les professionnels d’Internet doivent donc s’adapter à cette nouvelle profession qui correspond à des considérations et des critères précis. Le journalisme est en pleine transformation, il doit encore trouver sa place et une stratégie de développement relative au moyen de transmission qui se doit créative par rapport aux exigences des lecteurs de référence.
Enfin, d’après les données d’Assinform, l’association confindustrielle du secteur informatique, soulignent qu’en Italie un groupe d’un million et demi de personnes se connectent sur Internet 6-8 fois par semaine et ce nombre n’a pas cessé d’augmenter depuis.

Ainsi, dans un futur proche, la mentalité et la disponibilité des lecteurs s’adapteront aussi au fur et à mesure à ce développement du journalisme en réseau et celui-ci rejoindra le même niveau de qualité que le journalisme traditionnel.

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