Stamani l'inserto economico del Quotidiano La Repubblica chiariva che ormai sono ristrettissimi i tempi che SAI Assicurazioni ha a disposizione per pronunciarsi definitivamente sull'offerta pubblica di acquisto richiesta a SAI dalla Commissione di borsa sul titolo La Fondiaria. L'acquisto di Sai del 21,462% di Fondiaria da Montedison annunciato l'estate scorsa, una volta concluso porterebbe la Sai a detenere una percentuale superiore al 30% del capitale Fondiaria, superando così la soglia prevista per l'obbligo di opa.
L'Antirust ha ricordato come la Sai, per eludere l'opa obbligatoria, abbia dichiarato la dismissione della partecipazione in Fondiaria superiore al 30%. Inoltre la Sai ritiene applicabile il disposto dell'art.121 Tuf, ritenendo così sterilizzato il voto in Fondiaria inerente alle azioni eccedenti il limite del 2%. Poiché successivamente all'operazione non vi è stata alcuna assemblea di Fondiaria, secondo l'Antitrust non esistono elementi sufficienti per definire con precisione il soggetto che potrà essere in grado di esercitare il controllo della società.
Nelle ultime settimane tuttavia nella carta stampata, sul tema dell'ipotizzata fusione assicurativa SAI/Fondiaria sembra calata una cortina di silenzio.
Tuttavia rimasta in lizza, dopo una prima scrematura, con altri tre gruppi per acquisire dal governo slovacco il 67% della Slovenska Poistovna, Fondiaria non ha presentato alcuna offerta entro il termine stabilito del 3 dicembre.
Il gruppo fiorentino ha escluso poi di avere allo studio progetti di ristrutturazione aventi ad oggetto la controllata Milano Assicurazioni, dopo i recenti sbalzi in Borsa.
I pacchetti di azioni Milano transitati ai blocchi sono stati riallocati all'interno del gruppo Fondiaria (alla controllata olandese Fondiaria Nederland). Si spegnerebbero così le voci relative a possibili operazioni straordinarie sulla Milano Assicurazioni, prima fra tutte il lancio di un'Opa da parte di Fondiaria sul resto del capitale e il conseguente ritiro del titolo dal listino.
In questo clima di silenzio e immobilismo a Firenze circolano voci incontrollate. Quella più insistente e di cui NOVE è costretto a dare conto vorrebbe Roberto Gavazzi già trasferitosi da giorni a Torino, lasciare la guida di Fondiaria per condurre il processo di OPA/fusione di SAI sull'ex gruppo assicurativo fiorentino.
Gavazzi farebbe da garante gestionale ad ambienti finanziari svizzeri in procinto di sostenere economicamente la famiglia di Salvatore Ligresti in una delle operazioni più importanti mai messe in atto sul mercato assicurativo italiano.
