Firenze celebra i 25 anni dei Consigli di quartiere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2001 07:52
Firenze celebra i 25 anni dei Consigli di quartiere

Elezione diretta dei Presidenti di quartiere, costituzione di organi esecutivi come la giunta di quartiere e riperimetrazione delle circoscrizioni. Se n’è discusso ieri, in Palazzo Vecchio, durante la giornata di studio “L’esperienza del decentramento in un’Italia federale – I Consigli di Quartiere a Firenze a 25 anni dalla loro prima elezione”, promossa dalla Presidenza del Consiglio comunale, dalla Commissione affari istituzionali e dall’Assessorato al decentramento. «C’è stato un approfondito ed appassionato confronto fra esperienze diverse - ha spiegato il Presidente del Consiglio comunale Alberto Brasca - come quelle di Roma, Bologna, Genova e Milano.

Firenze fu l’“apripista” della riforma sul decentramento. Risale infatti al 1976 l’istituzione dei Consigli di Quartiere, in ottemperanza alla legge 278 approvata in quell’anno e la nostra città fu il primo capoluogo a istituire questi organi». «Dal convegno - ha aggiunto Brasca - esce confermata la vitalità di questa scelta che nasceva sull’onda lunga della spinta partecipativa della fine degli anni Sessanta. Negli ani recenti questa spinta si è attenuata, si à puntato più sul rafforzamento degli escutivi, si è come “istituzionalizzato” i Quartieri.

Se è vero che bisogna consolidarli come servizi di base bisogna rilanciarli anche come strumento di vera “politica partecipata”». Dallo scorso ottobre è partita la revisione del regolamento dei Quartieri e l’elezione diretta dei Presidenti di quartiere, la costituzione di organi esecutivi come la giunta di quartiere e la riperimetrazione delle circoscrizioni potrebbero essere le novità. «Le nuove regole, se approvate dal Consiglio comunale - hanno spiegato questa mattina l’Assessore al decentramento Eugenio Giani ed il Presidente della commissione affari istituzionali Massimo Pieri - saranno poi concretamente realizzabili grazie ad una recente modifica dello statuto comunale che sancisce la piena autonomia funzionale ed organizzativa dei quartieri».

Quanto alla riperimetrazione degli attuali cinque quartieri l’assessore al decentramento ha ricordato come «sarà operativo un gruppo di lavoro che stabilirà se è opportuna e possibile la modifica dei confini dei quartieri». «Una importante novità - ha aggiunto Giani - potrebbe essere anche quella della nascita, nei quartieri, di un vero proprio organo esecutivo che affianchi, nelle decisioni da prendere, il presidente ed il consiglio. Un organo che permetterà di snellire molte funzioni».

«Ma aspettiamo contributi da parte di tutti» ha rilevato dal canto il presidente della commissione affari istituzionali che sull’elezione diretta dei presidenti di quartiere ha sottolineato come «tale procedura farà terminare un vecchio e deleterio modo di fare politica con i “balletti strani” le varie “staffette” tra i presidenti». «Quanto abbiamo fatto e stiamo facendo sullo statuto e sui vari regolamenti - hanno concluso Giani e Pieri - dimostra come a Firenze, a differenza di quanto accade a livello nazionale, governo della città ed opposizione trovano almeno importanti e significativi accordi sulle regole».

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