Morti altri 2 operai

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2001 00:19
Morti altri 2 operai

Sono morti ieri mentre eseguivano lavori di scavo sotto un cavalacavia nella zona industriale di Maestà di Giannino, alla periferia di Arezzo. Le vittime sono un giovane algerino e un uomo residente ad Abbadia San Salvatore (Grosseto).
Lunedì un incidente mortale in un cantiere dell'Alta velocità, ieri i due operai morti. Si allunga la lista di tragedie sul lavoro in Toscana. "Il mio primo pensiero va alle famiglie delle vittime, alla quali esprimo tutto il mio cordoglio. Poi però non posso fare a meno di notare come gli incidenti siano avvenuti in due cantieri tra i più sorvegliati dai servizi di prevenzione.

Nonostante questo nel caso di Arezzo credo che alla base dell'incidente, costato la vita a due lavoratori, sia il mancato rispetto delle norme già evidenziate dal Dipartimento di prevenzione della Asl". L'assessore regionale al diritto alla salute, Enrico Rossi, ricostruisce così la vicenda di oggi. "La Asl - spiega Rossi - si era recata a marzo in quel cantiere ed aveva verificato il mancato rispetto delle norme di sicurezza, multando la ditta, imponendo alcune misure obbligatorie, dando comunicazione di reato all'autorità giudiziaria e diffidando il titolare.

Due giorni dopo era tornata e aveva verificato che le misure erano state finalmente applicate. Quello scavo aveva subito poi una interruzione tecnica di alcuni mesi, ma al momento di riprendere il lavoro in quell'area, la ditta non ha adottato le misure prescritte: di qui la tragedia". Adesso sono in corso gli accertamenti della Procura, ma in attesa dei risultati delle indagini, l'assessore lancia un appello a tutti i soggetti interessati. "E' necessario - afferma Enrico Rossi - un impegno costante da parte delle imprese e delle organizzazioni sindacali, che hanno un ruolo primario nell'opera di prevenzione, altrimenti tutti i nostri sforzi non avranno successo.

Alla fine dello scorso anno abbiamo lanciato la nostra campagna per la sicurezza in edilizia. In un solo mese abbiamo effettuato 1.137 sopralluoghi in 781 cantieri, raddoppiando la normale attività di vigilanza. In oltre la metà dei casi sono state riscontrate irregolarità ed inviate segnalazioni all'autorità giudiziaria. Sono stati 22 i cantieri messi sotto sequestro. Nel luglio scorso è partita la campagna della Regione per la sicurezza nei cantieri in cui si realizzano opere pubbliche. Occorre ricordare che in gioco c'è la vita dei lavoratori e che la sicurezza deve rappresentare la prima preoccupazione per tutti i soggetti coinvolti: dalla proprietà, ai lavoratori, ai coordinatori per la sicurezza (le nuove figure introdotte nei cantieri fin dal 1996), alle organizzazioni sindacali, agli organismi pubblici.

Siamo alleati nella quotidiana battaglia per la sicurezza e serve davvero il massimo impegno da parte di tutti".

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