Arrivano i contributi Ue per il Parco dell’Appennino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2001 18:08
Arrivano i contributi Ue per il Parco dell’Appennino

Con l’approvazione del progetto da parte della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, inizia l’edificazione di “Una città di villaggi tra Padana e Tirreno”. È uno dei progetti che formano il programma Ape, acronimo di Appennino Parco d’Europa, voluto dalla comunità europea per promuovere lo sviluppo sostenibile delle zone montane dell’appennino, attraverso l’integrazione delle politiche ambientali con tutte le altre politiche settoriali.
Per la realizzazione del programma Ape, il comitato ministeriale per la programmazione economica del ministero del tesoro, aveva stanziato, lo scorso anno, 18,07 milioni di euro, per finanziare quattro progetti pilota, uno dei quali è proprio questo sul quale la regione Emilia-Romagna ha appena dato il via.

La promozione e l’attuazione del progetto sulla città di villaggi tra Padana e Tirreno, sono state affidate congiuntamente alle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Liguria. La Toscana è stata individuata come capofila del progetto. Complessivamente il suo costo è di 4,82 milioni di euro, dei quali 2,19 provengono da fondi comunitari e i restanti 2,63 milioni di euro sono cofinanziati dalle tre regioni e dagli altri enti che partecipano alle iniziative.
Lo scopo che si persegue con la realizzazione dei programmi e delle iniziative raccolte nel progetto “una città di villaggi” è quello di creare un sistema di relazioni territoriali che diano una centralità alle aree interne delle tre regioni interessate.

Ora le aree collinari e quelle dell’Appennino sono alquanto periferiche rispetto ai fulcri dello sviluppo urbano localizzati in pianura e lungo le aree dello sviluppo turistico costiero.
Per imprimere alle aree interne un maggior dinamismo economico e sociale le tre regioni hanno pensato alla realizzazione di un reticolo di interventi coordinati tra di loro e che diffondono i loro effetti su tutta l’area che va dal Tirreno all’Adriatico.
In un protocollo di intesa sottoscritto dalle tre Regioni sono stati individuate nelle comunità montane, negli enti locali e negli enti di gestione dei parchi competenti per territori gli enti attuatori degli interventi.

Con questo documenti si è anche provveduto a quantificare in 957 mila euro il contributo finanziario richiesto alla regione Emilia-Romagna, in 900 mila euro quello richiesto alla Toscana ed in 337 mila euro quello richiesto alla Liguria. Il contributo richiesto agli altri soggetti che partecipano al progetto è di poco superiore ai 430 mila euro; nelle singole iniziative è coinvolto anche qualche privato.
Gli interventi finanziati sono tre.
Quello denominato “I viandanti del terzo millennio”, al quale sono stati attribuiti circa i due terzi del finanziamento totale disponibile, è dedicato al recupero ed alla valorizzazione di antiche infrastrutture viarie e delle strutture di pregio architettonico ed archeologiche che su di esse sono localizzate.

L’Ente parco del Corno alle Scale è incaricato di recuperare il rifugio Donnamorta, mentre la comunità montana della Garfagnana recupererà una antica via tra le Alpi Apuane e l’Appennino. L’Emila-Romagna e la Toscana hanno convenuto di realizzare due importanti interventi nei centri abitati di Sassalbo , nel comune di Fivizzano (MS) e di Ponteccio, nel comune lucchese di Giuncugnano, per creare una integrazione tra il Parco delle Alpi Apuane ed i parchi appenninici del crinale emiliano.

È un primo nucleo del costituendo Parco nazionale dell’appennino tosco-emiliano.
Un altro intervento denominato “Il Paesaggio del Castagno” che riguarda la riqualificazione dei boschi e dei castagneti, prevede la realizzazione di iniziative promozionali del prodotto, la ristrutturazione di tre casolari nel parco del Corno alle Scale e la costituzione di percorsi turistici. L’altro intervento denominato “Natura e paesaggio” riguarda l’assetto territoriale delle aree ad elevata fragilità idrogeologica.
Presso la Regione Toscana, verrà costituita una commissione tecnica interregionale per il coordinamento delle iniziative e per il controllo dell’attuazione del progetto.

Tutti i lavori saranno ultimati entro il mese di giugno del 2003.

GV

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