Dalla Regione stanziati 60 milioni di euro alle imprese per ricerca, tutela ambiente e sicurezza. Coinvolti anche commercianti ed artigiani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2001 18:07
Dalla Regione stanziati 60 milioni di euro alle imprese per ricerca, tutela ambiente e sicurezza. Coinvolti anche commercianti ed artigiani

Circa 60 milioni di euro a disposizione delle imprese industriali, artigianali, commerciali e cooperative della toscana. Lo prevede una deliberazione della giunta regionale, che ha avuto il via libera dalla commissione consiliare e che sarà presto all’attenzione del Consiglio regionale. Si tratta del Fondo unico regionale per l’industria nel quale confluiscono le risorse statali trasferite alla Regione (alla Toscana spetta una quota pari al 7,75% del totale, come è stato stabilito nella conferenza Stato-Regioni), la cui destinazione è poi determinata dal Prse (Piano regionale per lo sviluppo economico) per il periodo 2001-2005.
Sempre sulla base delle previsioni del Prse, al Fondo unico si affiancano (ma non sono compresi in questa ripartizione) gli stanziamenti a favore delle imprese sulle risorse proprie della Regione e quelli provenienti dal Docup, che distribuisce risorse comunitarie alle zone della toscana comprese nell’Obiettivo 2.


Come sottolinea l’assessore all’industria, oltre ai 60 milioni di euro, il bilancio regionale metterà a disposizione circa 25,8 milioni ed i Fondi Fesr Obiettivo 2 sosterranno con 98,1 milioni di euro le imprese industriali, e con altri 31,5 quelle artigianali.
Fino al 2006, spiega l’assessore, il Fesr contribuirà allo sviluppo regionale con oltre 1 miliardo di euro, attivando investimenti complessivi di circa 7,75 miliardi di euro: si tratta di una grande opportunità per consolidare il nostro sistema produttivo e per mantenere l’economia della Toscana ai più alti livelli della competizione internazionale.


In particolare, confluiscono nel Fondo il trasferimento delle risorse statali (47 milioni di euro), la quota parte delle risorse derivanti dalla Legge 449/97 “incentivi fiscali per il commercio” (1,2 milioni di euro), la quota parte del riparto del fondo nazionale di garanzia Artigiancassa (8,5 milioni di euro) ed i rientri dei fondi di rotazione della Legge Martora e Centrobanca (in totale 5,35 milioni di euro) e quindi per un totale di 60 milioni di euro.
I criteri seguiti per la ripartizione del Fondo sono quelli fissati nel Prse.

Come priorità è stato posto il riferimento al riparto del Fondo 2000, tenendo conto della domanda espressa dalle imprese. Inoltre si è proceduto ad una specifica valutazione delle singole normative di intervento.
Non sono state previste risorse per la Legge 221/90 (mineraria), autorizzata dalla Commissione Ue fino al 31 dicembre 2000 e quindi non più operante, e per il fondo di rotazione centrobanca, non più efficace perché di modesta entità e di difficile applicazione. Anche la Legge Sabatini, che concede contributi per l’acquisizione di macchinari, non è stata rifinanziata, in quanto ritenuta un duplicato di altre normative più efficaci: lo stanziamento previsto dal Fondo a questo titolo serve per le domande presentate entro il 15 maggio 2001, già finanziate ed ammesse con riserva.

Neppure le Legge 317/91 è stata rifinanziata perché ad oggi sono ancora da destinare 12 miliardi stanziati con il Fondo 2000. Invece si è rilevata particolarmente efficace l’esperienza dei crediti di imposta per ricerca ed innovazione nelle imprese industriali: nel 2000 le risorse richieste per questo tipo di intervento ammontavano a 28,4 milioni di euro, e quest’anno le domande sono già arrivate a quota 37 milioni. Di conseguenza, a questo tipo di finanziamento, è stata riservata la parte più rilevante delle risorse disponibili.


Queste, nel dettaglio, le agevolazioni previste per il 2001: credito di imposta per ricerca ed innovazione nelle imprese industriali (legge 140/97) 17,2 milioni di euro; credito di imposta per investimenti industriali, artigianali e di cooperative (legge 266/97) 9,73 milioni di euro; contributi in conto interessi su finanziamenti bancari per ricerca, innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale, per la tutela ambientale e per la sicurezza sui luoghi di lavoro (legge 598/94) 2,6 milioni di euro; acquisto macchine utensili (legge 1329/65 Sabatini) 2,7 milioni di euro; contributi in conto interessi alle imprese artigiane (legge 949/52) 6,7 milioni di euro; contributi ai consorzi fidi del commercio (legge 887/82) 4,1 milioni di euro; credito di imposta per investimenti imprese commerciali (legge 449/97) 3,5 milioni di euro; contributi a consorzi imprese turistiche (legge 394/81) 1,86 milioni di euro; contributi a cooperative di produzione di servizi (legge 49/1985 e rientro fondo rotazione Marcora) nel complesso 4,99 milioni di euro; Fondo garanzia imprese artigiane (riparto fondo garanzia Artigiancassa) 6,2 milioni di euro.



GV

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