Integrazione fra Università e lavoro: al via 44 progetti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 ottobre 2001 16:55
Integrazione fra Università e lavoro: al via 44 progetti

FIRENZE- Promotore enologico, consulente per i lavori atipici, tutor per l’obbligo formativo, tecnico della qualità ambientale, tecnico erborista. Queste alcune delle professioni che costituiscono lo sbocco di 44 progetti formativi presentati dalle Università di Firenze, Pisa e Siena e che la Regione ha finanziato con 10 miliardi, con l’intento di avvicinare i corsi di studio universitari alle figure professionali attualmente richieste dal mondo del lavoro. Questi progetti sono stati inseriti all’interno dei nuovi corsi di laurea sulla base di un bando regionale, emanato nel giugno scorso.

La novità di questi percorsi “professionalizzanti” consiste nel fatto che si tratta di moduli spendibili sia in modo autonomo, sia come parte integrante del corso di laurea al cui interno sono inseriti. Questi moduli infatti, hanno la durata di un semestre e danno diritto al riconoscimento di crediti formativi universitari, utili al conseguimento della laurea, oltre che ad un attestato regionale relativo al settore professionale cui il progetto si riferisce. Un esempio? Al termine del corso per promotore enologico si riceverà un attestato, cosa che non impedisce di proseguire nel corso di laurea in viticoltura ed enologia, fino al raggiungimento del diploma.

Così il progetto sui lavori atipici è inserito nel corso di laurea per consulente del lavoro. O quello di tecnico della qualità ambientale, inserito nel corso di laurea in tecnologie del legno.
I progetti finanziati (23 a Firenze, 13 a Pisa e 8 a Siena) sono quelli risultati primi in una apposita graduatoria, sulla base di un punteggio attribuito valutando la presenza di insegnamenti particolarmente professionalizzanti, di momenti di esperienza tecnico pratica di laboratorio e attraverso stages e tirocinii di durata significativa, l’integrazione con esperienze extra-accademiche, l’attenzione ai nuovi bacini di impiego e la presenza di azioni di orientamento, di tutoraggio, di valutazione e certificazione delle esperienze, di collaborazione con Agenzie formative.

Un altro aspetto prioritario è la diffusione sul territorio regionale delle esperienze, sia per la scelta di sedi di svolgimento in molti casi decentrate, sia per la priorità assegnata all’utilizzo della formazione a distanza.
“La scelta di finanziare questi progetti – spiega l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi – risponde all’esigenza, sempre più pressante per rendere efficace il nostro sistema formativo, di una maggiore integrazione fra mondo Universitario e formazione professionale, in altre parole creare un canale di comunicazione efficiente fra formazione, istruzione e lavoro.

E’ per questo che la Regione Toscana è fra le prime in Italia a dare un contributo concreto al rafforzamento dell’indirizzo professionalizzante introdotto, con la riforma dell’Università, nei percorsi di laurea di primo livello”. I progetti che hanno ottenuto il finanziamento sono stati 44 su 58 presentati. Il bando adottato dalla Regione prevede però che il finanziamento delle iniziative si ripeta annualmente. Il prossimo bando verrà emanato i primi dell’anno prossimo.

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