Congresso DS: un gruppo di consiglieri comunali sottoscrive documento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 ottobre 2001 00:54
Congresso DS: un gruppo di consiglieri comunali sottoscrive documento

Mentre viene annunciato Antonio Bassolino a Firenze per presentare la mozione "per tornare a vincere", del candidato segretario Giovanni Berlinguer (Sabato 13 ottobre ore 17:00, al Circolo Vie Nuove, Viale Giannotti 13) ecco il testro dell'intervento dei consiglieri DS:
«In vista dell'imminente Congresso nazionale dei Democratici di Sinistra e a pochi giorni dall'inizio del dibattito nelle Sezioni territoriali, i sottoscritti consiglieri del Gruppo DS di Palazzo Vecchio intendono svolgere la seguente riflessione e formulare alcuni auspici.

La discussione congressuale avviene anzitutto nel clima di angoscia imposto dal terrorismo internazionale e pone tutti di fronte agli interrogativi sulla risposta più adeguata alla sfida mortale iniziata l'11 settembre 2001. Il Governo di destra ha già ampiamente dimostrato la propria impronta illiberale, antisociale e talvolta autoritaria. Un Governo che non esita a rendere inefficaci le norme sulla valutazione di impatto ambientale, a bloccare la riforma del sistema di istruzione pubblica, a sferrare un attacco al sistema della cooperazione, a varare una riforma della legge sull'immigrazione che tratta i migranti come semplice forza-lavoro, ad approvare nuove norme sulle rogatorie internazionali e sul diritto societario dettate dalle esigenze private di imputati eccellenti, a presentare un'ipotesi di "devolution" confusa che rischia di spaccare il Paese.

Un Governo ed una maggioranza su cui grava, sempre più esplicitamente, il gigantesco conflitto di interessi che avvolge Silvio Berlusconi. A questo quadro si è aggiunto l'irrompere del dibattito sugli effetti del processo di globalizzazione e sulle politiche più opportune per correggerne gli effetti distorsivi. Per affrontare tutto ciò è necessario rilanciare l'azione politica dei DS e dell'Ulivo, a partire da un'opposizione chiara e intransigente, capace tuttavia, memore dell'azione dei governi di centrosinistra dal 1996 al 2001, di indicare scelte alternative concrete rispetto a quelle della destra, capace di parlare al cuore e alla mente degli ampi settori del Paese delusi o lasciati ai margini dalla destra al Governo.

Nonostante alcuni evidenti limiti che hanno segnato la fase iniziale della discussione successiva al 13 maggio, auspichiamo che la grande occasione di dibattito costituita dal Congresso nazionale dei DS non sia sprecata o, peggio, essere fonte di nuove divisioni. Il Regolamento congressuale impone una discussione attorno a mozioni non modificabili collegate a candidati segretari, semplificando forse la procedura di elezione della nuova leadership, ma determinando il rischio di rigide polarizzazioni, non sempre ben chiare agli iscritti e ai simpatizzanti.

E' invece necessario ricostruire fra gli iscritti ai DS una tensione unitaria che, pur nella franchezza del dibattito, eviti il rischio che il Congresso si riveli litigioso senza che il popolo della sinistra capisca perché e sia realmente coinvolto. Auspichiamo che ciò sia evitato e ci impegniamo ad alimentare un ampio, ma leale dibattito congressuale, che vada al merito delle questioni politiche all'attenzione degli iscritti, e che -pur nei limiti imposti dal Regolamento- mantenga la capacità di ascoltare la società civile e la base del partito, accantonando le personalizzazioni e sviluppando analisi comuni che consentano la ricostruzione di una prospettiva strategica della sinistra italiana.

Un dibattito che dovrà riguardare le grandi scelte nazionali e internazionali e favorire un reale rinnovamento della dirigenza del partito, salvaguardando la positiva esperienza del centrosinistra nei governi locali. Per questi motivi auspichiamo che al termine del Congresso le mozioni non si costituiscano in correnti e che gli organismi dirigenti locali dei DS non siano meccanicamente definiti dai risultati della consultazione congressuale, rischiando così di non cogliere la complessità del dibattito che vede comunque numerosi iscritti incerti o decisi a non votare per alcuna mozione.

Per questi motivi in Consiglio comunale il nostro impegno è e sarà quello di tutelare l'unità del Gruppo DS, confermando in questo senso il sostegno e lo stimolo politico al Sindaco e alla sua Giunta per l'attuazione del programma di governo che nel giugno 1999 ha visto nuovamente vincente la coalizione del centrosinistra fiorentino.
Firenze, 8 ottobre 2001

Ugo Caffaz, capogruppo
Valter Acciai
Susanna Agostini
Antongiulio Barbaro
Giorgio Bonsanti
Alberto Brasca
Sabatino Cerrato
Alberto Cianchi
Sandro Domenichetti
Vincenzo Esposito
Alberto Formigli
Paolo Imperlati
Eliseo Longo
Alessandro Lo Presti
Gregorio Malavolti»

Altro confronto con le mozioni congressuali DS il 15 (ore 21) al Centro Elsa Morante, Via Gianpaolo Orsini 46, Firenze.

Le posizioni sono presentate da: Simone SILIANI, mozione Berlinguer; Luciano BARTOLINI, mozione Fassino; Anna BUCCIARELLI (o Tommaso NANNICINI), mozione Morando.

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