La medicina d’emergenza-urgenza sarà al centro del futuro Piano sanitario regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2001 01:11
La medicina d’emergenza-urgenza sarà al centro del futuro Piano sanitario regionale

FIRENZE- Un impegno forte su un tema, quello dei servizi di emergenza-urgenza, che è di rilievo assoluto per la qualità di un sistema sanitario; una sfida che la Toscana è intenzionata a raccogliere, nonostante i risultati già raggiunti, in particolare con il nuovo Piano sanitario regionale, la cui bozza sarà presentata nelle prossime settimane. Sono stati questi alcuni dei punti toccati dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, nel suo intervento ai lavori del convegno organizzato dalla Società italiana di medicina di emergenza-urgenza, questa mattina all’Auditorium del consiglio regionale.

“E’ un tema su cui molto abbiamo già fatto, ma su cui continueremo ad avere la massima attenzione – ha spiegato il presidente – e non solo perché riguarda la vita di tante persone, ma anche perché siamo convinti che esso rappresenti il termometro della qualità di un sistema sanitario. Si possono scegliere tanti indicatori, ma io penso che l’efficienza, la rapidità, l’umanità dei servizi di emergenza-urgenza sia uno dei più adeguati per capire se un modello funziona o no”. Martini ha anche sottolineato l’importanza che il mondo delle professioni mediche si confronti sulla possibilità di ulteriori miglioramenti di un sistema toscano che pure rappresenta già un modello di riferimento: “Quando giriamo per l’Italia ci si accorge che la sanità toscana è presa come pietra di paragone di un modello diffuso, organizzato bene, qualitativamente evoluto.

Un sistema sanitario, tuttavia, non vive mai di rendita, deve sempre porsi l’obiettivo di una maggiore efficienza e di una maggiore umanizzazione”.
Per questo, ha concluso il presidente della Regione, saranno di particolare rilievo anche i prossimi mesi. “Siamo alla vigilia di una stagione molto importante per la sanità toscana, con la presentazione della bozza del nuovo Piano sanitario regionale, il terzo che la Toscana adotterà nell’arco di soli sei anni, dimostrazione di grande impegno ed attenzione.

Auspico che si usi il confronto che su di esso si aprirà come un’occasione di ulteriore qualificazione del nostro sistema, ma anche per sottolineare la sua validità, nella consapevolezza che federalismo significa, tra l’altro, che non c’è bisogno di immaginare modelli validi per tutto il paese, da importare o esportare ovunque”.

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