Storie di giovani atleti: La golfista Stella Coppi sogna vittorie, laurea e....l'Abetone!

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 giugno 2001 01:26
Storie di giovani atleti: La golfista Stella Coppi sogna vittorie, laurea  e....l'Abetone!

Un giorno tornerà in quella montagna che l’ha vista crescere, che le ha insegnato il rispetto, la bellezza della natura. Un giorno porterà i suoi figli, tre ne vorrebbe, in quel mondo di cime profumate proprio come ha fatto lei fino a quasi 14 anni. Lì vorrà trascorrere il suo tempo, lì vorrà sognare e ricordare la sua giovinezza, di quando con una mazza colpiva una pallina e riceveva applausi, onori. Stiamo parlando di Stella Coppi, nata a Carpi(Modena) 25 anni fa ma che è cresciuta fino agli inizi del liceo in terra, pardon in montagna toscana, più precisamente all’Abetone(Pistoia) posto che ha dato i natali al grande sciatore Zeno Colò.

Lì ha praticato lo sci(logicamente) e l’atletica leggera, 60 metri ad ostacoli la sua specialità. Poi è “emigrata” in Emilia a Sassuolo, liceo scientifico, ed ha iniziato a giocare a golf diventando in breve tempo una tra le più grandi promesse italiane. Il padre Gaetano, toscano, è ora il presidente della Federazione Italiana Sport Invernali ed è stato discesista a livello nazionale. Il suo unico fratello, Nicola 36enne, è allenatore di sci, la madre, emiliana, non è molto sportiva ma si può chiudere un occhio visto che in famiglia già ci sono tanti atleti, considerando anche uno zio amante delle quattro ruote.

Insomma a casa Coppi lo sport è vita. Stella come detto ha 25 anni, è nata il 15 gennaio del 1977, segno Capricorno, e pur non amando troppo il mondo del pallone tifa da sempre, come il padre, per la Fiorentina. Si definisce, infatti, toscana a tutti gli effetti e non si arrabbino a Carpi e in Emilia, ma lei ha passato tutta la sua infanzia nella regione che vanta città come Firenze, Pisa e Siena ed è normale che si senta di quella terra. Ora studia all’Università di Bologna, Economia politica, e proprio grazie alla sua iscrizione al Cusi, Centro Universitario Sportivo Italiano, è tornata nuovamente a far vedere prodezze balistiche con la mazza.

Si perché ad un certo punto si era come perduta per dei contrasti con la Federazione ma non è il tempo delle polemiche e cerchiamo di saperne di più su questa talentuosa ragazza che ha vinto i recenti campionati nazionali Universitari svoltisi a Cagliari, conseguendo, inoltre, brillanti piazzamenti ai campionati mondiali. Tutto merito dei suoi allenamenti e non di pozioni magiche perché doparsi “è rubare nei confronti degli altri”. D: Stella Coppi lei è nata in Emilia-Romagna ma si sente toscana perché? R: Da piccola sono cresciuta all’Abetone, montagna in provincia di Pistoia, che ha visto nascere anche il grande sciatore Zeno Colò.

Poi verso i 14 anni mi sono dovuta trasferire a Sassuolo, provincia di Modena, ma le mie radici rimangono lassù sulle cime toscane e mi sentirò per sempre, a tutti gli effetti, di quella regione. D: Il trasferimento con la sua famiglia a Sassuolo le ha causato sicuramente qualche dispiacere però le ha dato la possibilità di cimentarsi in una disciplina sportiva, il golf, dove lei sta dimostrando una grande classe. R: Si questo è vero anche se il merito lo devo soprattutto ai miei genitori che mi hanno sempre fatto praticare molte discipline sportive.

In fin dei conti questo è normale visto che mio padre Gaetano è stato un discesista a livello nazionale, mio fratello Nicola insegna a sciare ed ho uno zio patito per le quattro ruote. Solo mamma Giulana è meno praticante ma in famiglia siamo già tanti a fare sport, comunque, per tornare alla sua domanda, anch’io ho messo le mie qualità per emergere in questo sport. D: Ora studia da 5 anni all’Università di Bologna Economia Politica ed è iscritta al Centro Universitario Sportivo Italiano e più propriamente a quello della città emiliana.

Proprio a maggio si è imposta ai campionati universitari di Cagliari. Un’altra sua grande prova. R: Sono felice del risultato ottenuto. Vincere fa sempre bene. Insomma sono contenta. D: Ha ottenuto grandi risultati ma è ancora giovane. E’ soddisfatta, ha qualche rimpianto? R: Guardi il rimpianto può essere che dopo il brevetto giovanile, a 18-19 anni ero la prima della lista per passare al professionismo, insomma attendevo con fiducia una chiamata da parte della federazione che però ha, stranamente, per un certo periodo chiuso le liste di passaggio, prima non era mai successo.

Quando le ha riaperte, sei mesi dopo, io avevo deciso quasi di smettere il golf e praticavo pochissimo. Loro vedendo ciò non mi hanno più chiamato e solo dopo che la delusione mi era passata sono tornata a calcare i prati. Mi sono però presa le mie soddisfazioni a livello dilettantistico e non è ancora finita. Inoltre, mi creda, non c’è poi troppa differenza con il professionismo. Cambia solo il guadagno….. D: Ha fatto dei gran campionati mondiali. R: Si è vero. Per la nazionale universitaria nel 1996 in Sud Africa siamo arrivate quarte nella competizione a squadre e mi sono piazzata 26/ma in quella a livello personale.

Poi lo scorso anno in Irlanda, sempre per i campionati mondiali, quinto posto in quello a squadra, 15/ma posizione nella competizione singolare. Insomma tutto ok. D: Quali sono i suoi progetti nel Golf? R: Voglio ottenere ottimi risultati in questo biennio, dimostrare che sono sempre tra le prime in Italia e che posso competere anche a livello internazionale. D: Tiger Woods, le dice qualcosa? R: Credo che possa fare quello che vuole quando gioca a golf, è un vero asso, come è stato Alberto Tomba nello sci, semplicemente due autentici fuoriclasse.

D: Oltre al Golf cosa ha intenzione di fare? R: Voglio laurearmi, voglio sposarmi, avere tre figli, farli crescere in Toscana, all’Abetone, però mi manca ancora la persona adatta…… D: Il dolore, quello vero, lo ha conosciuto? R: Posso dire che finora ho provato profondo dolore per la perdita delle mie due nonne e non ho mai conosciuto i miei due nonni. D: Un suo pregio, un difetto. R: Ma guardi sono testarda, permalosa ma se voglio raggiungere qualche cosa ci riesco. Sono tenace come tutti i capricorno d’altronde. D: E’ un momento particolare per lo sport.

Doping, doping e ancora doping. Uno vince e tutti si chiedono sarà realmente merito suo. Non è assurdo tutto questo? R: Guardi chi prende le sostanze proibite, le cosiddette pozioni magiche, sa che fanno male eppure continua a prenderle. Io credo che doparsi è rubare nei confronti degli altri. D: Crede in Dio? R: Si credo, non sono una praticante assidua ma prego e credo molto. D: Un suo sogno? R: Ne ho alcuni ma non voglio svelarli perchè…….sono una capricorno e noi, nati in questo segno, siamo molto scaramantici. D: Se le parlo di calcio lei mi risponde? R: Fiorentina, solo Fiorentina, come mio padre del resto.

Certo è una sofferenza a volte tifare i viola, ma rimane la squadra del mio cuore. D: Fiorentina, Toscana, Abetone… R: Adoro la Toscana, adoro l’Abetone, lì vorrò tornarci perché le origini sono le origini e, come risposto in precedenza, il mio desiderio e di tornare a vivere in quegli splendidi posti. D: Un pensiero per la sua famiglia. R: Sono fantastici. Ho, infatti, un bel rapporto con mia madre, mio padre e mio fratello. Siamo molto uniti e devo davvero molto a loro. Scusi ma lo scriva che gli voglio un mondo di bene!

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