Ricordare e tramandare anche alle generazioni più giovani il 
significato storico, politico, etico di avvenimenti che sono alla radice della 
democrazia italiana. E' con questo obiettivo - e con la consapevolezza che 
per questo non bastano commemorazioni, monumenti, lapidi - che entra 
nella sua fase operativa il programma elaborato per attuare la legge 
regionale 59/1999, "Iniziative finalizzate a salvare la memoria delle stragi 
nazifasciste in Toscana". Dalla prossima settimana, infatti, il programma 
sarà presentato provincia per provincia, in incontri a cui parteciperanno 
assessori e consiglieri regionali, prefetti, sindaci, rappresentanti 
dell'università e della scuola, istituti e associazioni culturali, associazioni di 
partigiani e reduci, nonché i componenti del comitato scientifico costituito 
sulla base della legge 59 e di cui fanno parte Roger Absalom, Enzo Collotti, 
Pietro Clemente, Claudio Rosati, Leonardo Paggi, Paola Carucci, Gehrard 
Schreiber.
Obiettivo degli incontri, sensibilizzare le istituzioni e le comunità locali sulle 
finalità che la legge 59 intende perseguire, in primo luogo l'avanzamento 
delle conoscenze sugli eventi che segnarono tanto drammaticamente la 
Toscana tra il 1943 e il 1945, con oltre 250 eccidi e circa 4.500 vittime 
civili: una pagina di storia la cui ricostruzione oggi può avvenire in maniera 
più puntuale e precisa, grazie anche alla disponibilità di nuove fonti 
documentarie e alla possibilità di accedere ad archivi fino ad ieri preclusi ai 
ricercatori.
Il ciclo di presentazioni inizierà martedì 9 gennaio, con le province di Pisa e 
Livorno.
                          
Interverranno, tra gli altri, l'assessore regionale Carla Guidi e, per il comitato scientifico, gli storici Enzo Collotti e Leonardo Paggi. Si continuerà poi a Massa Carrara (10 gennaio), Lucca (15 gennaio), Prato (16 gennaio), Siena eArezzo (18 gennaio), Pistoia (23 gennaio), Grosseto (25 gennaio), Firenze (26 gennaio).
 
     
             
					 
					