I problemi della giustizia in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 novembre 2000 00:58
I problemi della giustizia in Toscana

Sarà prorogata per un anno la sperimentazione in Toscana del passaggio dell'assistenza sanitaria nelle carceri al servizio sanitario nazionale. E' quanto è emerso dall'incontro che hanno avuto oggi a Firenze il ministro della Giustizia Piero Fassino e il vice presidente della Regione Toscana Angelo Passaleva.
Avviata un anno fa in Toscana, Lazio e Campania, la sperimentazione ha dato buoni frutti tanto che sarà estesa anche in altre regioni. Il ministro Fassino ha convenuto che l'operazione non potrà essere condotta a costo zero ed ha rassicurato il vice presidente toscano sul fatto che saranno trovate risorse aggiuntive per portare a compimento la sperimentazione.
"Il ministro - ha detto Passaleva al termine dell'incontro - ha riconosciuto che la Toscana è particolarmente attiva e attenta sul versante della giustizia apprezzando in particolare l'iniziativa del centro carcerario teatrale di Volterra ed il protocollo d'intesa fra Regione, Ateneo di Firenze e Ministero per la realizzazione di corsi universitari nel carcere di Prato".
"Nel corso dell'incontro - ha detto ancora Passaleva - ho evidenziato al ministro la difficile situazione del sovraffollamento prendendo atto del fatto che il governo ha già destinato ulteriori risorse al contenimento del fenomeno".
Le esperienze della case di custodia attenuata di Solliccianino e di Empoli sono molto importanti per il sistema carcerario e sono da replicare.
Lo ha detto il Ministro della Giustizia Pietro Fassino nel corso dell'incontro avuto nel pomeriggio in Palazzo Medici Riccardi a Firenze con il presidente della Provincia, Michele Gesualdi, e la Giunta provinciale.
Gesualdi ha consegnato a Fassino un dossier sulle iniziative condotte dalla Provincia nelle strutture carcerarie, che mette in luce gli ottimi risultati nei penitenziari a custodia attenuata: quasi il 70% dei ragazzi che escono da Solliccianino non ricascano nel crimine, molti detenuti e detenute di Solliccianino ed Empoli frequentano corsi di formazione e si inseriscono con successo nel lavoro.

Particolarmente efficaci sono i corsi di formazione professionale in edilizia realizzati a Solliccianino.
Ci sono però dei problemi che Gesualdi ha sottoposto al Ministro: spesso i percorsi formativi vengono interrotti da trasferimenti e processi; la predominanza, fra i giovani detenuti, di nordafricani e albanesi richiede una particolare preparazione culturale da parte degli operatori carcerari; molti corsi professionali presuppongono diplomi di scuola superiore che i detenuti non hanno.
A quest'ultimo proposito la Provincia ha sottoposto all'attenzione del Ministro il progetto, predisposto d'intesa con il Provveditorato agli studi, per l'educazione a Sollicciano di detenuti adulti che non hanno frequentato la scuola dell'obbligo.
"Quello passato in carcere dev'essere un tempo di vita non negata", ha detto Fassino assicurando l'intervento del suo Ministero per sostenere gli obiettivi degli Enti locali.


Il Ministro ha infine chiesto la collaborazione della Provincia per consentire l'apertura di uffici di giudici di pace anche nei Comuni più piccoli. Ve ne sono attualmente nel territorio provinciale 110, l'obiettivo del Ministero è di portarne in breve il numero a 240.
I problemi di ristrutturazione e sovraffollamento del carcere di Sollicciano, e anche dell’Istituto minorile; il nuovo Palazzo di Giustizia e i problemi di spazi per il Tribunale fino al suo completamento, la carenza di magistrati e del personale amministrativo, la necessità di creare strutture di accoglienza per i minori, e anche per gli adulti, che escono dal carcere.

Sono questi alcuni dei problemi affrontati dal vicesindaco Graziano Cioni e da alcuni assessori nell’incontro con il ministro di Grazia e Giustizia Piero Fassino che oggi, oltre a visitare il distretto giudiziario della Toscana, si è incontrato con l’Amministrazione di Palazzo Vecchio. Nel corso dell’incontro il ministro Fassino ha assicurato che il rimborso (circa il 90%) dei soldi spesi da Palazzo Vecchio per gli affitti di sedi giudiziarie arriverà in tempi brevissimi. Sarà poi lo stesso ministero di Grazia e Giustizia a farsi garante presso i Lavori Pubblici per le eventuali pratiche relative alla costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia a Novoli che dovessero necessitare di una ‘corsia preferenziale’.

Per Sollicciano, invece, sono già stati stanziati oltre 7 miliardi per i lavori di ristrutturazione, e altri fondi arriveranno nel prossimo anno con la Finanziaria. Il problema del sovraffollamento, invece, non è facilmente risolvibile, attualmente i detenuti ospitati nel carcere fiorentino sono circa 1.100 a fronte dei 450 posti previsti. Una particolare attenzione dovrà essere posta sui progetti ‘alternativi’ (lavoro in carcere, attività ricreative, formazione) a Sollicciano. Inoltre è allo studio un progetto comune, Palazzo Vecchio/Direzione Istituto di pena minorile, per la creazione di una struttura di accoglienza per i minori, soprattutto extracomunitari, che escono dall’Istituto e, non avendo alternative di alcun genere, spesso tornano a delinquere.

All’incontro oltre al vicesindaco Cioni erano presenti gli assessori Paolo Coggiola, Daniela Lastri, Marzia Monciatti, il direttore dei Servizi sociali, Lucetta Tre Re, il direttore dell’ufficio Città sicura, Stefano Filucchi.

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