E’ iniziata questa mattina l’operazione di trasferimento dei 146, per circa la metà bambini, che vivevano negli accampamenti di fortuna alle Draghe di Brozzi, in condizioni igieniche impossibili e con il rischio di finire sott’acqua in caso di piena dell’Arno. Tutte quante saranno ospitate in strutture assistite dalle associazioni di volontariato. L’operazione è avvenuta senza alcun incidente. Insieme agli operatori del Comune e agli agenti della Polizia municipale erano presenti il sindaco Leonardo Domenici e gli assessori all’Immigrazione Marzia Monciatti e alla Sicurezza sociale Giacomo Billi.
Delle 146 persone, 68 sono state trasferite a Villa Peragnoli a Settignano, una struttura dell’Arcidiocesi gestita dalla Caritas; per 54 sono state messe a disposizione delle roulotte del Comune sistemate nei pressi della depositeria comunale, vicino alla Mercafir; 11 saranno ospitate in una struttura parrocchiale a Ugnano, vicino alla chiesa di Sollicciano; 17 verranno alloggiate provvisoriamente nel Valdarno, nei pressi di Bibbiena, in una struttura della Madonnina del Grappa; fra pochi giorni saranno portate in una struttura dell’Arci.
“E’ un’operazione complessa e impegnativa a cui l’amministrazione sta lavorando da tempo” ha sottolineato il sindaco Domenici. “Avevamo detto che il campo delle Draghe doveva essere sgombrato al più presto, ci siamo impegnati per farlo e oggi ci siamo riusciti”. Il sindaco ha aggiunto che l’intervento “è stato fatto anche per il Quartiere 5 e per chi vive in questa parte della città”. A proposito della possibile collaborazione con altri enti e istituzioni per la distribuzione dei Rom sul territorio regionale, Domenici ha precisato che “Firenze non vuole imporre a nessuno l’ipotesi di distribuzione su un territorio più ampio e in piccoli nuclei dei nomadi presenti a Firenze, ma si augura di non venire lasciata sola con questo problema”.