Avviata oggi l'operazione di trasferimento dei Rom dalle Draghe

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2000 20:50
Avviata oggi l'operazione di trasferimento dei Rom dalle Draghe

E’ iniziata questa mattina l’operazione di trasferimento dei 146, per circa la metà bambini, che vivevano negli accampamenti di fortuna alle Draghe di Brozzi, in condizioni igieniche impossibili e con il rischio di finire sott’acqua in caso di piena dell’Arno. Tutte quante saranno ospitate in strutture assistite dalle associazioni di volontariato. L’operazione è avvenuta senza alcun incidente. Insieme agli operatori del Comune e agli agenti della Polizia municipale erano presenti il sindaco Leonardo Domenici e gli assessori all’Immigrazione Marzia Monciatti e alla Sicurezza sociale Giacomo Billi.

Delle 146 persone, 68 sono state trasferite a Villa Peragnoli a Settignano, una struttura dell’Arcidiocesi gestita dalla Caritas; per 54 sono state messe a disposizione delle roulotte del Comune sistemate nei pressi della depositeria comunale, vicino alla Mercafir; 11 saranno ospitate in una struttura parrocchiale a Ugnano, vicino alla chiesa di Sollicciano; 17 verranno alloggiate provvisoriamente nel Valdarno, nei pressi di Bibbiena, in una struttura della Madonnina del Grappa; fra pochi giorni saranno portate in una struttura dell’Arci.

“E’ un’operazione complessa e impegnativa a cui l’amministrazione sta lavorando da tempo” ha sottolineato il sindaco Domenici. “Avevamo detto che il campo delle Draghe doveva essere sgombrato al più presto, ci siamo impegnati per farlo e oggi ci siamo riusciti”. Il sindaco ha aggiunto che l’intervento “è stato fatto anche per il Quartiere 5 e per chi vive in questa parte della città”. A proposito della possibile collaborazione con altri enti e istituzioni per la distribuzione dei Rom sul territorio regionale, Domenici ha precisato che “Firenze non vuole imporre a nessuno l’ipotesi di distribuzione su un territorio più ampio e in piccoli nuclei dei nomadi presenti a Firenze, ma si augura di non venire lasciata sola con questo problema”.

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