"Avrei voluto incontrarla di persona, presidente Martini, non sara' possibile; ma lascio comunque solo il guscio del mio corpo, perche' le energie non muoiono; vivono negli atti di chi resta a lottare, e cosi' continuera' la mia lotta contro la vergogna della pena di morte", E' l'ultima frase pronunciata da Derek Rocco Barnabei a sua madre Jane, che oggi l'ha riportata al presidente Claudio Martini nell'incontro avuto a Palazzo Bastogi. Fra qualche lacrima, ma anche con la forza di chi sa con certezza che "da lassu' mio figlio continua a guardarci".
Martini a sua
volta ha reso partecipe mamma Jane del calore e del sostegno della
Toscana intera, ben rappresentata dai 55mila che in poche ore hanno
firmato su Internet l'appello contro la pena di morte e per Rocco lanciato
dalla Regione.
Intanto sia la signora Barnabei che il deputato Fabrizio Vigni, che
l'accompagnava, hanno confermato il lavoro per far partire la Fondazione
initolata a Rocco Barnabei. In particolare Vigni ha riaffermato la volonta'
di annunciare la partenza della fondazione in occasione del 30 novembre,
da quest'anno intitolato alla Festa della Toscana e data del secondo
centenario dell'abolizione della pena capitale nel Granducato, primo caso
del genere in Europa.
Il deputato senese ha proposto anche la realizzazione di un comitato di
onore, di cui chiamare a far parte personalita' di spicco d'accordo sulla
battaglia contro la pena di morte sempre e dovunque.
Inoltre ha ricordato che proseguono le azioni legali degli avvocati difensori di Rocco per giungere al riesame del processo, e al conseguente riconoscimento sia pure postumo dell'innocenza del giovane di origine italiana.