TAV: un'altra sorgente all'asciutto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 Ottobre 2000 14:37
TAV: un'altra sorgente all'asciutto

Il prof. Giuliano Rodolfi, docente di geologia presso l'Università di Firenze e presidente del Comitato Tecnico-Scientifico dell'Osservatorio Ambientale Locale sulla cantierizzazione TAV, ha svolto un primo sopralluogo venerdì scorso sul territorio di Monte Morello e di Sesto Fiorentino.
Dopo il prosciugamento delle prime sorgenti e i danni alle abitazioni in località Paterno (Comune di Vaglia), è stato verificato un nuovo impatto.
All'origine del fenomeno potrebbe essere questa volta non la galleria che avanza ma un cunicolo che sarebbe stato scavato, in zona Pinati (Comune di Vaglia), per rifornire di aria in qualche modo respirabile i lavoratori immigrati impegnati nella costruzione del tunnel ferroviario (nuovi 'dannati della terra').

Si tratta - sembra - di un intervento non previsto dagli accordi firmati nella Conferenza di servizi del '95. Così come non era certo stato previsto che localizzare il cantiere CAVET del Carlone accanto alle abitazioni avrebbe reso necessario agli abitanti sopportare anni di polvere nei polmoni e di stress nelle orecchie per il rumore prodotto dai ventilatori. Non solo: dopo quattro anni di pesanti disagi, quei cittadini sono stati addirittura costretti a sloggiare dalle proprie case. Ma l'impatto dei ventilatori sembra destinato a durare anche a opera compiuta, e dunque si sarebbe pensato di provvedere a 'mitigarlo' scavando un nuovo cunicolo, più a sud, che permetta di rifornire di ossigeno il tunnel ferroviario anche in fase di esercizio.
Questo intervento, del quale si ignorano sia il costo supplementare sia il conto sul quale esso verrà addebitato, potrebbe essere in relazione con l'ennesimo impatto sulle risorse idriche: una sorgente dentro il bosco (la sorgente 'Pinati', detta anche 'Sala') risulta attualmente asciutta.

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