"Tocca anche alla Toscana offrire il suo sostegno al popolo serbo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2000 19:11

Gli avvenimenti di questi giorni a Belgrado sembrano finalmente preludere ad un ritorno della Serbia in un'Europa della democrazia e della convivenza multietnica, ma adesso tocca all'Europa offrire il suo sostegno al popolo serbo, perche' questo processo si completi.
Ed e' in questo contesto, che anche la Toscana deve fare la sua parte, proseguendo e rafforzando il suo impegno nell'area dei Balcani, con una particolare attenzione alle citta' serbe gia' gemellate. E' questo il senso dell'appello agli enti locali toscani del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, dopo le grandi manifestazioni popolari che hanno segnato l'affermazione del leader dell'opposizione Vojislav Kostunica, gia' legittimato dal voto presidenziale delle scorse settimane.

"Sono convinto che cosi' come e' successo per la Croazia dopo la morte di Tudjman, anche la Serbia riuscira' a voltare pagina, mettendo fine a dieci anni di guerra ed isolamento internazionale - ricorda Martini - ; finalmente nella storia dei Balcani si puo' aprire un capitolo nuovo, dove il dialogo e la convivenza dovranno prevalere. Per questo rivestiranno una grande importanza anche gli interventi della cooperazione decentrata. Su questo terreno la Regione intende fare la sua parte, ma mi rivolgo anche a tutte le amministrazioni toscane che in questi anni sono stati presenti in ex-Jugoslavia perche' adesso si impegnino a costruire nuovi rapporti con il popolo serbo".
In questo senso la Toscana, segnala il presidente della Regione, ha gia' svolto un ruolo di battistrada, andando ben oltre gli aiuti umanitari forniti durante gli anni della guerra, con la promozione di un vero e proprio "network" a cui hanno aderito amministratori serbi, croati, bosniaci, albanesi, kossovari e macedoni, oltre che toscani, con l'obiettivo di sviluppare rapporti di partenariato e concrete iniziative di collaborazione.


Dopo l'istituzione della "rete", la scorsa primavera a Firenze, i rappresentanti di queste realta', spesso protagoniste e vittime di recenti conflitti, si sono dati appuntamento per il prossimo novembre, con una nuova sessione di lavori che sara' ospitata dalla Regione Istria.

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