Pelletteria: Corsi di formazione della Provincia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2000 08:10
Pelletteria: Corsi di formazione della Provincia

Il polo fiorentino rappresenta circa il 50 per cento della produzione nazionale. Al contrario di alcuni fa si registra in questo periodo un momento di sviluppo con rinnovata attenzione su Firenze. La Provincia di Firenze ha avviato con il Tavolo della pelletteria un confronto che ha condotto stamani, su iniziativa del Presidente Michele Gesualdi, a una effettiva sperimentazione di politiche attive del lavoro (assunte per effetto delle leggi Bassanini dalla Provincia). "Abbiamo nominato una commissione tecnica per registrare le effettiva necessità del settore - spiega Gesualdi - e creato un osservatorio che ha l'obiettivo di verificare il rapporto tra formazione e inserimento nel lavoro".

Entro l'anno infatti la Provincia promuoverà corsi di formazione professionale di primo, secondo e terzo livello per qualificare il personale richiesto dal settore della pelletteria. "Abbiamo inteso così rispondere al problema che ci hanno posto le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali che partecipano al Tavolo - continua il Presidente della Provincia - Manca formazione professionale ed è quello che può dare la Provincia e mancano soprattutto lavoratori di primo livello". Della formazione beneficeranno soprattutto le fasce deboli della popolazione che comprendono anche gli immigrati.

"Possiamo dare uno sbocco così alle nuove energie che vengono in Italia - dice ancora Gesualdi - Ritengo che questa è le strada che ci permette di gestire in modo innovativo il Collocamento". Per l'assessore al lavoro Davide Filippelli l'esperienza che fa la Provincia nel settore della pelletteria "ci dà un punto di vista formidabile per cogliere le possibilità di occupazione e il modo di indirizzare la formazione professionale". Del Tavolo fanno parte organizzazioni sindacali, Aimpes, Confindustria, Cna, Api, Aidp.
"Sono molto d'accordo con il Presidente sulla fascia di primo livello - osserva Renato Ricci, dell'Aidp - Trovo anche positivo che si intenda rispondere alla sofferenza di figure molto professionali che richiedono una preparazione di base notevole, nel caso di designer anche di laurea".
Giudizio "estremamente positivo" sull'operazione da parte di Cristina Settimelli, della Filtea Cgil, che consente di scongiurare il rischio, registrato qualche anno fa, di disperdere il grande patrimonio culturale afferente la pelletteria.

Il Tavolo può aiutare l'occupazione in questo settore e consente di allargare l'opportunità formativa a soggetti svantaggiati quali sono anche gli extracomunitari.
Mette l'accento sul valore della concertazione Adriano Fratini (della Cisl), che "come si vede da questo caso consente risultati molto positivi".

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