Centri di permanenza per cittadini stranieri. Gesualdi risponde a un'interrogazione di Rifondazione sulle ipotesi di localizzazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 Settembre 2000 08:09
Centri di permanenza per cittadini stranieri. Gesualdi risponde a un'interrogazione di Rifondazione sulle ipotesi di localizzazione

I consiglieri di Rifondazione comunista Eugenio D'Amico, Piero Parotti e Sandro Targetti hanno rivolto una domanda di attualità sulle ipotesi di localizzazione dei Centri di permanenza temporanea per cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno, che sono emerse da articoli di stampa. "Sarebbero al vaglio degli enti interessati - dicono i consiglieri - almento sette proposte di localizzazione di un Centro, di cui tre proposte dalla Regione Toscana e altre tre o quattro da altri enti, stando alle dichiarazioni rese dal Presidente Claudio Martini alla stampa".

I consiglieri hanno perciò chiesto di essere messi a conoscenza delle ipotesi di localizzazione attualmente al vaglio degli enti preposti, "sulla base del diritto consolidato all'informazione sui processi decisionali e del principio di trasparenza". Alla domanda del gruppo di Rifondazione ha risposto in consiglio provinciale il Presidente della Provincia Michele Gesualdi.
"La questione del Centro - ha spiegato Gesualdi - è gestita dalla Regione perché il centro avrebbe valenza regionale.

La polemica che si è creata sull'ipotesi della caserma Quarleri, a Sesto, ha suggerito alla Regione di condurre la ricerca nella massima riservatezza, con una consultazione diretta con i sindaci. Tuttavia quando lessi dell'eventualità di tre possibili sedi del Centro a Firenze, scrissi una lettera alla Regione per sapere se la notizia corrispondeva a verità. Mi è stato risposto che si è, sostanzialmente, in una fase preliminare e istruttoria. Mi consta che al momento la ricerca è relativa a località fuori Firenze.

E' comprensibile la riservatezza della Regione che però non può essere scambiata con segretezza e il non coinvolgimento responsabile degli altri livelli istituzionali, soprattutto quando poi la riservatezza della Regione viene rotta sulla stampa da soggetti ben informati, nel caso specifico dalla Prefettura che ha bocciato pubblicamente le proposte della Regione".
Il consigliere di Rifondazione Sandro Targetti si è dichiarato insoddisfatto della risposta, trovando "inaccettabile che su una questione quale questa (sono centri di detenzione altro che centri di permanenza) non si sappia nulla: non si lavora dietro le quinte per guadagnare il consenso del sindaco".

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