"Il Piano Nazionale dei Trasporti penalizza la Maremma"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 settembre 2000 14:38

"Un anno fa, nel pieno della calma estiva -scrivono in un documento i Gruppi Consiliari della Provincia di Grosseto di Forza Italia ­ CCD CDU Democratici di Centro ­ Alleanza Nazionale- venimmo urgentemente convocati presso la sede dell'amministrazione provinciale dove ci spiegarono che la sinistra dell'Ulivo aveva risolto il problema del potenziamento del Corridoio Tirrenico. L'immancabile protocollo d'intesa aveva suggellato un percorso che avrebbe portato, al massimo entro l'autunno 2000, alle prime aperture dei cantieri sulla Aurelia.
Nell'occasione fu facile argomentare che la soluzione proposta era di difficilissima realizzazione e che avrebbe fatto correre il rischio di perdere anche i finanziamenti che l'ANAS aveva assicurato come disponibili (800 ­ 1000 miliardi) per la messa in sicurezza dell'Aurelia tra Grosseto sud e Capalbio.
Purtroppo eravamo stati facili profeti, ma la sinistra dell'ulivo non demorde.

Finge di non aver letto il Piano generale dei trasporti proposto dal Governo Amato e decide di cambiare strategia di comunicazione. Contrordine compagni ! non si deve più parlare del potenziamento del Corridoio Tirrenico, ma occorre mobilitarsi per la Senese.
Nuova estate, "nuovo" argomento.
Dobbiamo dimostrare che qualche cosa di concreto riusciamo a fare. Possiamo contare per fortuna su di un lotto "RITARDATARIO" (la prenotazione del finanziamento risale al 1992).
E' vero che di quel lotto abbiamo annunciato l'inizio dei lavori almeno trenta volte, ma non c'è costato niente.

Se fosse stato un numero ritardatario giocato al lotto con queste previsioni eravamo al fallimento. Così, invece, un giorno accadrà che i lavori inizieranno davvero ed allora potremmo cantare vittoria.
Tanto la gente non ricorderà che i 120 miliardi prenotati nel lontano 1992 dovevano finanziare tre lotti della Senese, mentre ora servono appena a realizzare il primo lotto. Né la gente ricorderà che il 24 Maggio 2000 fu firmato un accordo di programma quadro tra Regione Toscana e Governo che impegnava il Governo stesso a destinare " una quota non inferiore a 150 miliardi a valere sulle risorse destinate alla viabilità di interesse Nazionale, nell'arco temporale 2000 ­ 2005, nel tratto Toscano della Grosseto ­ Fano".

Né la gente ricorderà che i lotti da finanziare sulla Senese sono dieci (escluso il ritardatario) e che il fabbisogno finanziario per l'ammodernamento della strada nel tratto Toscano si avvicina ai 2000 miliardi. Noi, sinistra dell'Ulivo, ci guarderemo bene dal dirglielo, altrimenti la gente potrebbe concludere che andando avanti di questo passo nel 2050 il problema sarà ancora aperto. Così ragiona ed opera la sinistra grossetana sempre subalterna alle scelte del Governo e della Regione ed i risultati si vedono (anzi, purtroppo, non si vedono).

Ora è ridotta a protestare con il proprio Governo per ottenere quello che ci era stato già assegnato con solenne patto sottoscritto.
Finge di non capire la sinistra subalterna che il Piano dei Trasporti presentato in Parlamento da tre Ministri del Governo Amato (NESI ­ BORDON ­ BERSANI) sceglie di privilegiare il Nord ed il Sud penalizzando le esigenze del centro Italia.
Far passare questo Piano dei Trasporti significa aggravare la situazione di sviluppo che vede già pesantemente penalizzata la dotazione di infrastrutture viarie della Toscana meridionale.
Battersi in tutte le sedi per modificare le scelte del Piano in senso più favorevole per la nostra terra la vera politica da fare, la straordinaria mobilitazione a cui chiamiamo gli Enti locali e la gente di Maremma".

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