Servizio 118: sotto accusa per un ritardo fatale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 Agosto 2000 13:25
Servizio 118: sotto accusa per un ritardo fatale

Mercoledì notte si è schiantata contro un palo di piazza Donatello, dove transitava sul suo scooter. E' polemica sui tempi d'arrivo dei soccorsi. Gli amici della ragazza 16enne sostengono che i soccorsi sono giunti solo dopo 20 minuti. Di certo i mezzi inviati sono stati due: il primo senza medico a bordo, e solo dopo l'altro. Una volta sul posto, il medico ha tentato di rianimare la ragazza per oltre un'ora. Poi Cristina è morta sotto gli occhi del fratello, degli amici e di pochi curiosi davanti all'ingresso del cimitero monumentale.
«L’incidente di martedì notte ha riproposto in tutta la sua gravità i problemi relativi al servizio 118 discussi più volti in Commissione Consiliare 4 ma proprio mercoledì 26 luglio riesaminati con l’audizione di una rappresentanza dei medici -interviene il capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana- I medici stessi avevano sottolineato la necessità di una profonda e immediata riorganizzazione del servizio stesso, per mezzo di una programmazione responsabile da parte del Comune e della ASL, volta a garantire l’efficienza e la qualità sia in riferimento alle finalità del servizio di emergenza sia in riferimento al personale medico e ausiliario.
Scarsezza di mezzi, limitato numero di medici in grado di coprire il servizio, valorizzazione e qualificazione del volontariato a fianco dei medici: tutti bisogni funzionali alle prestazioni di emergenza e gravità e non a prestazioni ordinarie.


La rappresentanza dei medici chiedeva al Comune di superare al più presto i tempi morti dei monitoraggi delle prestazioni per favorire la formazione di squadre in grado di rispondere alle richieste del territorio nel corso di tutto l’anno. Rimane la valutazione del ritardo cronico con cui si muovono spesso le Amministrazioni a fronte di una città sempre più articolata e bisogna di interventi: non possono essere motivo di giustificazione neppure l’impegno e la serietà dei medici ausiliari volontari che finora hanno supplito a carenze strutturali inadeguate ai tempi.


Alla ripresa dei lavori del Consiglio Comunale nel mese di settembre, a nome del Gruppo Consiliare chiederò un’analisi documentata dei fatti avvenuti: se si sono stati errori o disfunzioni emergeranno, ma il problema ancora una volta è di carattere politico-amministrativo.
Non basta monitorare bisogna agire: per primi lo hanno chiesto gli uomini impegnati nel 118».

In evidenza