Polemica sulla sanità fiorentina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 giugno 2000 00:30
Polemica sulla sanità fiorentina

"Nessun progetto di ristrutturazione del sistema di emergenza-urgenza puo' fare a meno in Toscana del rapporto col volontariato. Mi auguro che Asl fiorentina e associazioni riescano ad accordarsi sulla razionalizzazione del servizio". Cosi' l'assessore Enrico Rossi riguardo ad alcune polemiche sulla ristrutturazione del 118 fiorentino sollevate dal mondo del volontariato e riportate dagli organi di informazione. "Esistono comunque - ha aggiunto Rossi - protocolli di intesa sottoscritti dalla Regione con le associazioni del volontariato cui le aziende sanitarie devono attenersi e ispirarsi.

E' bene che questa polemica cessi rapidamente e che si riprenda la strada del confronto alla ricerca delle soluzioni migliori a vantaggio dei cittadini. Non vogliamo rotture con il mondo dei volontari; qualora si dimostrasse che non e' possibile raggiungere una intesa soddisfacente nella sede appropriata, che e' quella locale, la Regione e' disponibile a fare la propria parte fino in fondo". "Gli accordi raggiunti - Š la conclusione dell'assessore - hanno consentito di costruire in Toscana un buon servizio di intervento.

E sono quegli stessi accordi che moltissime altre associazioni del volontariato di altre regioni, come verificato di persona, chiedono che siano adottati come schema di lavoro da parte dei rispettivi assessorati alla sanita' per iniziative analoghe".
Il preside della facolta' di medicina dell'Universita' di Firenze Giovanni Orlandini chiama in causa l'amministrazione regionale per la posizione medio-bassa che una ricerca Censis-La Repubblica assegna alla sua facolta' rispetto al quadro nazionale.
"Gia' ieri, inaugurando a Careggi il rinnovato reparto di neurochirurgia - risponde l'assessore regionale Rossi - e' stato ricordato che sono in corso investimenti per circa 500 miliardi in quell'area ospedaliera; finanziamenti attivati dalla Regione negli scorsi, di cui sara' mio compito controllare l'utilizzo piu' rapido nella realizzazione delle opere previste per dare alla sanita' toscana e al suo piu' grande ospedale quel livello di qualita' dei servizi che gli compete.

Sul secondo punto, ribadisco la disponibilita' della Regione ad investire e sostenere progetti di sviluppo sull'alta specializzazione, missione autentica di ogni azienda ospedaliera a gestione mista". "Questi due obiettivi richiedono per la loro realizzazione uno stretto rapporto tra istituzioni locali e governo regionale da un lato, Universita' dall'altro. Io ritengo per esempio inutile la discussione su una scelta gia' fatta come la ristrutturazione di Careggi anziche' il suo trasferimento.

E' piu' utile invece concentrare le energie sugli investimenti in corso, stabilire le collaborazioni per contenere i disagi e far procedere quanto piu' rapidamente possibile i lavori. Cosi' come dal punto di vista dell'eccellenza, non attardiamoci su polemiche incentrate sulla ricerca di un colpevole. Con la nomina del nuovo direttore generale e del nuovo rettore, si lavori invece all'individuazione dei progetti su cui investire tutti insieme per accrescere ancora di piu' l'offerta di alta specializzazionedella sanita' fiorentina".
Marco Carraresi (Ccd) si e' dichiarato insoddisfatto della risposta fornita dall'assessore ed ha affermato che non esistono dati statistici apprezzabili sul servizio di emergenza a Firenze; inoltre la sperimentazione di Fiesole e' troppo limitata e non e' un dato significativo.

La preoccupazione e' che si procede senza consultazioni preliminari, alla riorganizzazione di un servizio che funziona, con il rischio di una maggiore ospedalizzazione e di tempi di soccorso piu' lunghi. Il mondo del volontariato e' fortemente critico su questo progetto e, ha concluso Carraresi, appare molto pericolo estendere questo modello a tutta la regione.

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