Nella zona di Bibbona scoperto traffico illegale di rifiuti pericolosi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2000 17:45
Nella zona di Bibbona scoperto traffico illegale di rifiuti pericolosi

Nei giorni scorsi la Polizia Provinciale e le squadre delle Guardie Ambientali Volontarie (GAV) della Provincia hanno provveduto alla rimozione di un ingente quantitativo di materiale di scarico rinvenuto in una discarica abusiva sulla via della Popogna a Livorno. Il ritrovamento è stato effettuato nelle settimane scorse, durante le operazioni di controllo sull’abusivismo edilizio e sull’abbandono di rifiuti lungo i corsi d’acqua che la Polizia Provinciale supportata dalle GAV svolge periodicamente, d’accordo con la Prefettura di Livorno, con lo scopo di pervenire e arrestare i fenomeni dell’abusivismo edilizio e dell’abbandono dei rifiuti nel territorio.
Nella discarica situata nella zona “Le Ferriere” erano stati abbandonati elettrodomestici, relitti di scooter, due auto tagliate a pezzi, parti di motore ed altro materiale che dalla scarpata era in parte finito nell’acqua del torrente Popogna provocando un notevole inquinamento e deturpamento dell’ambiente.

Il materiale ritrovato è stato recuperato dalle GAV della Provincia e avviato allo smaltimento specializzato grazie anche alla collaborazione dell’AAMPS (Azienda Municipale Pubblici Servizi).
Sempre nell’ambito dei continui controlli sul territorio effettuati dalla Polizia Provinciale e dalle GAV Coordinate, nei giorni scorsi è stato individuato e bloccato un traffico illegale di rifiuti pericolosi. A facilitare l’operazione che ha portato al sequestro di una vasta area trasformata in discarica abusiva nella zona di Bibbona, sono state anche le segnalazioni fatte da alcuni cittadini che avevano notato un sospetto traffico di mezzi carichi di parti di auto,carcasse di carrozzeria, batterie e motori.


L’intervento della Polizia Provinciale e delle GAV Coordinate ha permesso così di accertare che i soggetti denunciati utilizzavano l’ara di loro pertinenza per stoccare illegalmente rifiuti in violazione al D.L 22/97 (Decreto Ronchi). Gli agenti hanno quindi provveduto alle relative denunce chiedendo l’intervento dell’Arpat al fine di verificare eventuali inquinamenti del suolo e del sottosuolo.

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