ProgettAZIONI per il Meyer

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 maggio 2000 16:13
ProgettAZIONI per il Meyer

E’ stato di recente avviato un progetto di collaborazione fra l’Accademia Italiana di arte, moda e design di Firenze e l’Ospedale Pediatrico Meyer. Il titolo di tale progetto è "progettAZIONI - progetti e azioni degli allievi dell’Accademia Italiana di arte, moda e design per un nuovo habitat dell’ospedale pediatrico".
Gli allievi della scuola internazionale Accademia Italiana, con sede in Piazza Pitti, hanno iniziato a lavorare su progetti relativi all’innovazione dell’habitat all’interno degli ospedali pediatrici, seguiti dai vari docenti.

Il percorso didattico avviato sarà sviluppato nei prossimi due anni.
I gruppi di lavoro si avvalgono inoltre della collaborazione attiva dello staff e degli operatori del Meyer per un reale riscontro con le effettive esigenze.
Il progetto prevede la partecipazione delle varie sezioni didattiche dell’Accademia Italiana, impegnate a sviluppare le diverse proposte a seconda delle singole aree di competenza.
Tali gruppi di lavoro sono supportati da un referente tecnico designato dalla Direzione dell’Ospedale Meyer.

I migliori progetti verranno poi realizzati a cura dell’ospedale stesso.
L’intero programma, che è stato ideato dal Presidente dell’Accademia Italiana, Arch. Vincenzo Giubba, il quale ne supervisiona lo svolgimento, è coordinato dalla Designer Simona Andrei (per l’Accademia Italiana) e dal Dott. Carlo Barburini (per l’Ospedale Meyer).
I primi risultati di questo programma sono presentati al pubblico dal 3 al 9 maggio 2000 (11.00/13.00 - 15.00/19.30) in una mostra di progetti e proposte allestita a Firenze presso la Galleria Via Larga (via Cavour 7r), messa a disposizione dall’Assessore Provinciale alla Cultura Elisabetta Del Lungo.


La mostra comprende progetti, prototipi, modelli relativi ad oggetti, arredi, tessuti, accessori e giocattoli destinati ad un ospedale pediatrico innovativo.
"In questo progetto abbiamo - voluto avvicinarci alle tematiche attualissime della progettazione di oggetti a "misura di bambino" che sdrammatizzino e rendano più vivibile per i piccoli pazienti l’ambiente ospedaliero", ha dichiarato oggi presentando la mostra l’Arch. Vincenzo Giubba, Presidente dell’Accademia Italiana.
"Vogliamo creare più sensibilità - ha aggiunto l'assessore Del Lungo - intorno al progetto ed alle problematiche che esso solleva".
Al progetto partecipano allievi di molte nazionalità, portando un particolare contributo creativo, seguiti dai docenti delle varie sezioni attive presso l’Accademia (design del mobile e dell’arredamento, design della moda, design del tessuto, grafica, arte).


Un contributo alla riuscita del progetto è stato dato dalla Fondazione Livia Benini, che da tanti anni è impegnata a supportare i bambini ricoverati nei reparti di Oncoematologia e le loro famiglie.
Non è necessaria una visita tra le corsie del Meyer per capire che un ospedale non è proprio il luogo adatto ai bambini, ma è sufficiente per capire che anche con piccoli progetti questi ambienti possono diventare più "amichevoli". Ormai da anni in Italia, come in tanti altri Paesi, l’attenzione agli ambienti ospedalieri è al centro di progettazioni non solo strutturali, ma piuttosto di quella progettazione che viene definita "soft", più sottile ma non per questo meno incisiva sulla vita negli ambienti artificiali.


Così anche gli allievi dell’Accademia Italiana di Firenze si sono confrontati con questi temi ed hanno sviluppato alcune tra le proposte indicate, frutto di lunghe e interessanti discussioni con i tecnici dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e con altri esperti, che gentilmente hanno partecipato ad un ciclo di conferenze tenute presso la scuola e seguite con interesse da studenti e docenti.
In pochi mesi di attività didattica sono stati sviluppati temi legati all’estetica, al comfort e alle piccole produzioni industriali.
Nella sezione di Arte dell’Accademia Italiana di Firenze c’é chi ha progettato favole da dipingere sul muro esterno dell’attuale edificio Meyer per rendere "meno doloroso" il percorso obbligato della strada che conduce all’ingresso principale dell’Ospedale.


Alcuni tra gli studenti della sezione di Moda dell’Accademia Italiana di Firenze hanno realizzato diversi modelli di divise per il personale medico e paramedico e per gli operatori volontari.
La sezione di Grafica dell’Accademia Italiana di Firenze ha proposto, insieme a tante altre idee, il logo per la collaborazione tra i due Enti e alcuni gadget aziendali.
L’arredamento della sala di attesa dei D.E.A. (Dipartimento Emergenza Accettazione) è stato oggetto di studio tra gli allievi del III° e IV° semestre delle sezioni di Interior Design dell’Accademia Italiana di Firenze, così come il progetto di uno spazio espositivo permanente nell’attuale rampa di accesso tra l’ingresso principale e il blocco della neonatologia.
Alcuni tra i progetti proposti dalla sezione di Master Product Design dell’Accademia Italiana di Firenze sono redesign di oggetti esistenti, riprogettati per rendere meno dolorosa la breve o lunga degenza in un luogo in cui anche i piccoli gesti diventano terapia.
Ma c’è anche chi non ha dimenticato gli spazi gioco e ricreativi, come il progetto per la terrazza che unisce i due blocchi dell’attuale edificio proposto dal corso di design dei giardini dell’Accademia Italiana di Firenze.

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