Il presidente Vannino Chiti, è partito ieri mattina per Cracovia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2000 08:12
Il presidente Vannino Chiti, è partito ieri mattina per Cracovia

Firmerà oggi un accordo di collaborazione tra Regione Toscana e Voivodato di Malopolska. L'accordo riguarderà lo sviluppo degli scambi commerciali, delle relazioni culturali e delle infrastrutture turistiche, nonché lo scambio di esperienze nei settori dell'economia, della formazione professionale, dell'ambiente, della salute, dei servizi sociali, degli alloggi e dei trasporti. Questo pomeriggio, a Cracovia, il presidente Chiti sarà relatore ad un'iniziativa, promossa dal Voivodato di Malapolska, su "Nuove tecnologie e sviluppo regionale.

Scambio di esperienze".
L'accordo di domani chiuderà una prima fase intensa di rapporti, avviata da una prima visita di Chiti nel 1995 nei tre voivodati di Cracovia, Tarnow e Tarnobrzeg e da un secondo incontro a Firenze all'inizio del 1996. In quelle occasioni la Toscana firmò tre accordi gemelli con le tre amministrazioni della Polonia sud-orientale, in assenza nello scenario istituzionale polacco di un'entità amministrativa simile alle Regioni italiane. Dal 1999 la riforma regionalista della Polonia ha visto la nascita di nuovi Voivodati, molto più estesi territorialmente dei precedenti., di dimensioni analoghe alle nostre Regioni: e' nato così il Voivodato di Malapolska - letteralmente "Piccola Polonia" (in contrapposizione alla "Grande Polonia" di Varsavia) - con capitale Cracovia.

Una delle prime iniziative del nuovo Voivodato e' stata quella di confermare gli accordi con la Toscana, con l'intento anzi di approfondirli e ampliarli. Siamo così arrivati alla seconda fase dei rapporti e alla firma del nuovo accordo di cooperazione, che sarà incentrato sui rapporti con l'Unione Europea. Grazie all'accordo di collaborazione che sarà firmato domani, Toscana e Malopolska intendono fare da battistrada all'integrazione della Polonia nell'Unione.
Toscana e Malopolska presentano caratteri simili: popolazione, morfologia del territorio, grandi tradizioni storiche e artistiche, un'economia basata su piccole e medie imprese operanti nei settori tradizionali dell'industria leggera, un futuro sempre più orientato lungo l'asse del binomio cultura- turismo.

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