Una convenzione che tra enti e istituzioni culturali per il sistema bibliotecario pratese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2000 21:00
Una convenzione che tra enti e istituzioni culturali per il sistema bibliotecario pratese

Il consiglio provinciale di Prato ha approvato, a maggioranza, lo schema di convenzione che tra enti e istituzioni culturali che rafforzerà la rete del sistema bibliotecario. La delibera è stata illustrata dalla vicepresidente Cardillo che ha sottolineato il valore del lavoro di coordinamento già avviato con la costituzione di una rete telematica che lega le diverse realtà bibliotecarie del territorio. Il provvedimento ha avuto il voto favorevole dei gruppi di maggioranza, Il Ccd ha espresso voto contrario, mentre i gruppi di An, FI e RC si sono astenuti.

La convenzione verrà sottoscritta, oltre che dalla Provincia, dai Comuni, dal Centro “Pecci”, dal Centro di scienze naturali, dall’Istituto geofisico, dall’Apt, dall’Archivio di Stato, dall’Istituto “Datini”, dalla Biblioteca Roncioniana, dall’Istituto di studi storici postali, dalla Fondazione Metastasio, dall’Archivio storico diocesano, dall’Uisp, dal Convitto Cicognini, dal Cai, dal Pin, e dalla Biblioteca popolare “Petrarca”.
Tra gli obiettivi della convenzione c’è lo sviluppo del catalogo integrato delle risorse documentarie, la valorizzazione del prestito interbibliotecario, la promozione di progetti di lettura, la creazione di un osservatorio dei servizi all’utenza e la definizione di linee operative di sviluppo coordinato del sistema.

Il capogruppo del Ccd, Mencattini, ha giudicato lo schema di convenzione complesso e farraginoso e ha proposto due emendamenti che sono stati poi respinti: il primo chiedeva che i componenti del Comitato degli enti che avrà funzioni consultive siano eletti dal consiglio provinciale su indicazioni pervenuti dai diversi enti e non dai rappresentanti dei singoli enti, il secondo che la commissione tecnica del Sistema sia nominata dal consiglio e non dalla giunta provinciale. Bevilacqua, per i DS, ma messo in evidenza che la convenzione afferma il compito positivo di coordinamento della Provincia e ha aggiunto che la delibera tende a valorizzare il ruolo dei singoli enti.

Benvenuti, per Rc, riferendosi al secondo emendamento di Mencattini ha affermato di non comprendere l’atteggiamento della maggioranza quando si tratta di affermare il ruolo del consiglio provinciale. Cenni di An – in riferimento all’emendamento di Mencattini – ha affermato che il riconoscimento del ruolo del consiglio rappresenta una garanzia. Fiaschi, per Forza Italia, ha annunciato il voto favorevole sugli emendamenti proposti da Mencattini.
Il consiglio provinciale nella seduta di ieri ha approvato anche gli schemi di convenzione che consentono di delegare ai singoli istituti superiori le competenze gestionali e di funzionamento relative alla manutenzione ordinaria.

Le convenzioni riguarderanno l’Itc “Keynes”, il “Dagomari”, il “Gramsci”, il Liceo scientifico “Copernico”, il Liceo scientifico “Livi”, l’Iti “Buzzi”, l’Ipsia “Marconi” e il “Datini”. Al Liceo Classico “Cicognini”- Liceo socio psico pedagogico “Rodari” verranno delegate competenze gestionali di funzionamento relative alle spese d’ufficio ed economali. La delibera è stata approvata con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e di Rifondazione comunista.

Voto contrario hanno espresso i consiglieri di An e del Ccd. Mencattini del Ccd ha polemizzato perché soltanto alcune delibere di convenzione vengono sottoposte al parere del consiglio. Uniformità di comportamento, su questo tema, è stata chiesta anche dal capogruppo di Rifondazione comunista, Benvenuti..Secondo Badli, capogruppo Ds, la delibera rappresenta un passo importante che risolve molti problemi alle scuole. Per Orlandini (An) la delibera è una manovra per scaricare le responsabilità della Provincia sugli istituti.

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