Pola, Mostar, Sarajevo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2000 19:14
Pola, Mostar, Sarajevo

Queste le tappe della missione in Croazia e in Bosnia della delegazione della Regione guidata dal presidente Vannino Chiti e dall'assessore alla cooperazione internazionale Simone Siliani. Scopo della missione - che parte oggi per fare ritorno nella serata di venerdì - quello di consolidare i rapporti sia istituzionali che economici con i due paesi, dando così nuovo impulso alle numerose iniziative di cooperazione e di collaborazione che la Toscana ha messo in piedi in questi anni. Se nella seconda tappa del viaggio sono previsti incontri per fare il punto sui risultati e le prospettive dell'importante contributo dato alla ricostruzione in Bosnia e sul lavoro fatto, in particolare, a Mostar e a Sarajevo, nella prima tappa, in Istria, la delegazione guidata dal presidente Chiti si propone un primo bilancio, insieme alle autorita' locali, delle attivita' avviate dal '94 in poi.

Il rapporto con l'Istria, soprattutto in questa nuova fase della vita politica della Croazia, appare particolarmente significativo.
La visita, sollecitata da un invito della Regione Istriana, consentira' una verifica del protocollo d'intesa siglato sei anni fa. "Un passaggio di particolare importanza - spiega il presidente Chiti - che ha fra l'altro favorito l'inserimento dell'Istria nell'Are, l'associazione delle regioni d'Europa, aprendo così nuove opportunita'di collaborazione. Non e' dunque un caso se, a sottolineare il legame con una regione dove e' presente una forte comunita' italiana, mi muovero' anche a nome della Conferenza dei presidenti delle Regioni".

E' nel corso di questa visita che verra' fatto, insieme al presidente e agli assessori della Regione Istriana, il punto sul progetto Ricostruire i ponti dei Balcani e sulla realizzazione di una Rete per la cooperazione delle citta' e delle regioni dell'Europa Sud orientale, alla quale partecipano Croazia, Serbia, le tre etnie presenti in Bosnia, Macedonia e Kosovo. La rete verra' formalizzata a Firenze nel corso di un seminario che si tera' il 27 e il 28 marzo prossimi per approfondire le prime fasi del progetto.

Mercoledì, dopo aver fatto tappa a Zagabria, la delegazione toscana sara' a Sarajevo, dove verra' ricevuta dall'ambasciatore italiano prima di ripartire, giovedì mattina, per Mostar. Qui sono previsti incontri con le autorita' locali e sopralluoghi ai cantieri che stanno lavorando alla ricostruzione. Fra le visite in programma, quelle alla scuola materna Pcelica di Tekia, ricostruita con il finanziamento della Regione, al sistema operativo ed informativo territoriale e alla via Santica, dove sta per partire il progetto, anch'esso finanziato dalla Regione, di ricostruzione dell'illuminazione.

"Si tratta di un intervento ricco di significati simbolici - precisa l'assessore Siliani - perche' la strada Santica segnava, fino al '95, la linea del fronte fra croati e musulmani e per anni e' rimasta un cumulo di rovine, nonostante la citta' intorno sia stata piano piano ricostruita. E' un altro passo importante cui la Toscana da' un fattivo contributo per una ricostruzione che non e' solo economica, ma anche sociale e morale".
Il rapporto della Toscana con Mostar e Sarajevo ha ormai una lunga storia.

Fin dall'inizio delle guerre nella ex Jugoslavia la Toscana e' stata presente con interventi di emergenza e progetti mirati alla ricostruzione di quel tessuto urbanistico e di convivenza civile ed etnica usciti distrutti dal conflitto. Fra le tante iniziative, svolte in collaborazione con associazioni toscane e locali, la nuova scuola materna Pcelica, a Mostar est, l'aiuto alla cooperativa femminile interetnica Zena BiH che ha avviato attivita' imprenditoriali in vari settori, il sostegno a progetti come il piano di smaltimento dei rifuti (realizzato dalla Cispel toscana) e al nuovo sistema informativo del Comune di Mostar.

Con l'Istria, anche in seguito al protocollo d'intesa siglato nel 1994, la Toscana ha avviato collaborazioni sul fronte economico con scambi di delegazioni, in particolare nei settori dell'olivicoltura e del turismo.

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